Come un Roth o uno Schnitzler allo stato incandescente: così ci appare oggi, fin dalle …
Se pensate che i rapporti umani possano essere complicati, allora forse vi riconoscerete in questo libro, o forse non avete idea di quanto possano veramente essere intricati. Un viaggio nelle profondità dell'animo umano, scandagliando le pieghe della memoria, alla ricerca della Verità e dell'essenza di un rapporto di amicizia che dura per tutta la vita.
@twisterrm allora, premetto che a un certo punto l'ho dovuto mollare per un paio di giorni perché Drogo mi innervosiva, la sua passività esasperante era diventata claustrofobica. Detto questo lui, secondo me, è un non-personaggio, sospeso in un non-tempo, totalmente succube del ritmico fluire di un non-luogo. Un uomo banale, piccolo e che non sa alzare la testa in nessun momento, lascia che la vita gli fluisca addosso e d'improvviso si ritrova vecchio senza aver concluso nulla. Trovo che sia una grossa critica sociale verso quelle ideologie che in generale portano a non fare nulla perché tanto nulla serve a cambiare le cose. Nemmeno l'ingiustizia riesce a fargli scrollare di dosso la passività, la vede, la riconosce, ne soffre, ciononostante la manda giù, incapace di imporre la sua personale scelta. Quello che traspare leggendo è che nei casi come quelli di Drogo, ciò che succede è l'abbandono ad una vita …
@twisterrm allora, premetto che a un certo punto l'ho dovuto mollare per un paio di giorni perché Drogo mi innervosiva, la sua passività esasperante era diventata claustrofobica. Detto questo lui, secondo me, è un non-personaggio, sospeso in un non-tempo, totalmente succube del ritmico fluire di un non-luogo. Un uomo banale, piccolo e che non sa alzare la testa in nessun momento, lascia che la vita gli fluisca addosso e d'improvviso si ritrova vecchio senza aver concluso nulla. Trovo che sia una grossa critica sociale verso quelle ideologie che in generale portano a non fare nulla perché tanto nulla serve a cambiare le cose. Nemmeno l'ingiustizia riesce a fargli scrollare di dosso la passività, la vede, la riconosce, ne soffre, ciononostante la manda giù, incapace di imporre la sua personale scelta. Quello che traspare leggendo è che nei casi come quelli di Drogo, ciò che succede è l'abbandono ad una vita totalmente abitudinaria, dove non c'è bisogno di fare scelte personali perché tanto risulta tutto già stabilito e ordinato. In questo l'ordine marziale, la vita di caserma, è un esempio perfetto con i suoi ritmi e attività spesso totalmente inutili e senza senso, fatte solo perché devono essere fatte e non per una vera utilità. Quanto è più facile per chi ha un temperamento come quello di Drogo, lasciarsi comandare anziché prendere in mano la propria vita?
@Carboanion@mastodon.uno Ah! bene! A me è piaciuto, proprio perché è scorrevole e scritto bene, ironico anche se racconta cose terribili. Qual è la tua lingua madre?
Un libro recensito sempre con un ritardo mostruoso.
Divertente ma al tempo crudo e "ruvido".
I personaggi principali sono molto ben caratterizzati e la storia è piacevole, un po scontato, nel senso che essendo un giallo mi sarei aspettato un colpo di scena meno telefonato, si capisce ben prima della fine chi è "l'assassino".
Riesce però ad essere leggero nonostante gli omicidi siano piuttosto "pesanti".
@linobanshee In effetti mi aveva incuriosito, dalla descrizione, l'approccio antipsichiatrico, considerando però che non mai letto niente di suo. Mi chiedevo appunto se tale approccio fosse condivisibile seppur utopistico. La questione è controversa.
Notes from Underground (pre-reform Russian: Записки изъ подполья; post-reform Russian: Записки из подполья, tr. Zapíski iz podpólʹya), also translated as …