"Il deserto dei Tartari" narra la storia di Giovanni Drogo, che una mattina di settembre parte dalla città per raggiungere la fortezza Bastiani, dove trascorrerà tutta l'esistenza. Il suo viaggio sembra portare ai confini del mondo abitato, in una costruzione militaresca che appare "antica e deserta", in un luogo in cui ristagna un torpore misterioso e tutto, dalle mura al paesaggio, traspira un'aria inospitale e sinistra. Per trent'anni Giovanni Drogo subisce l'oscuro male dei fortini, delle ridotte, delle casematte, e quella sorta di stregata immobilità si insinua fra i personaggi, come per salvaguardare il presentimento di nobili imprese. Qui Drogo attende, come tutti gli altri, che qualcosa dal deserto si muova, ma questo accade quando la sua vita è giunta al vero confine dell'uomo ed egli muore solo, in una povera locanda sulla strada di ritorno verso casa. La storia acquista così una sua forza allegorica, che investe tutti gli …
"Il deserto dei Tartari" narra la storia di Giovanni Drogo, che una mattina di settembre parte dalla città per raggiungere la fortezza Bastiani, dove trascorrerà tutta l'esistenza. Il suo viaggio sembra portare ai confini del mondo abitato, in una costruzione militaresca che appare "antica e deserta", in un luogo in cui ristagna un torpore misterioso e tutto, dalle mura al paesaggio, traspira un'aria inospitale e sinistra. Per trent'anni Giovanni Drogo subisce l'oscuro male dei fortini, delle ridotte, delle casematte, e quella sorta di stregata immobilità si insinua fra i personaggi, come per salvaguardare il presentimento di nobili imprese. Qui Drogo attende, come tutti gli altri, che qualcosa dal deserto si muova, ma questo accade quando la sua vita è giunta al vero confine dell'uomo ed egli muore solo, in una povera locanda sulla strada di ritorno verso casa. La storia acquista così una sua forza allegorica, che investe tutti gli uomini, il senso delle loro azioni e della loro esistenza.
...che non si può essere davvero pessimisti a vent'anni, evaporano nell'alienazione e nell'insensatezza di un esistenza scandita da routine, orari, abitudini, conformismo e consuetudini.
...che non si può essere davvero pessimisti a vent'anni, evaporano nell'alienazione e nell'insensatezza di un esistenza scandita da routine, orari, abitudini, conformismo e consuetudini.
Bello, non l'avevo mai letto. Mi piace come ha descritto la vita monotona e noiosa alla Fortezza in attesa di un attacco che sembra non arrivare mai. Come poi alla fine il tempo passa per tutti anche per il giovane Drogo che alla fine giovane non sarà più e, proprio nel momento clou della sua vita, come una beffa del destino, dovrà andare via perchè vecchio e malato. Si sente l'atmosfera opprimente e claustrofobica della Fortezza, e il senso di isolamento e disperazione che pervade i personaggi. Il romanzo tratta temi universali come la solitudine, l'attesa, la delusione e la morte ma lo fa in una maniera che personalmente mi hanno coinvolto non poco. In certi punti, ahimè, mi ci sono anche ritrovato, tanto da empatizzare un po' con il protagonista perchè certe volte mi sono fermato a riflettere come nella vita a volte ci si trovi ad attraversare dei …
Bello, non l'avevo mai letto. Mi piace come ha descritto la vita monotona e noiosa alla Fortezza in attesa di un attacco che sembra non arrivare mai. Come poi alla fine il tempo passa per tutti anche per il giovane Drogo che alla fine giovane non sarà più e, proprio nel momento clou della sua vita, come una beffa del destino, dovrà andare via perchè vecchio e malato. Si sente l'atmosfera opprimente e claustrofobica della Fortezza, e il senso di isolamento e disperazione che pervade i personaggi. Il romanzo tratta temi universali come la solitudine, l'attesa, la delusione e la morte ma lo fa in una maniera che personalmente mi hanno coinvolto non poco. In certi punti, ahimè, mi ci sono anche ritrovato, tanto da empatizzare un po' con il protagonista perchè certe volte mi sono fermato a riflettere come nella vita a volte ci si trovi ad attraversare dei periodi in cui non si conclude niente, perso nel solito tram tram: ti alzi, vai al lavoro, torni a casa e la giornata finisce. Alla fine non c'è molta differenza tra la vita di Drogo e questi periodi che credo tutti, prima o poi, attraversiamo. La cosa bella è che poi a noi ci è permesso svegliarsi e dare un senso alla vita, e la viriamo più o meno bruscamente da un'altra parte, mentre lui si è adagiato e non combina più nulla. Tutti alla fine lo dimenticano ma non è forse la paura più grande di tutti noi, non essere più ricordati?
Bello, non l'avevo mai letto. Mi piace come ha descritto la vita monotona e noiosa alla Fortezza in attesa di un attacco che sembra non arrivare mai. Come poi alla fine il tempo passa per tutti anche per il giovane Drogo che alla fine giovane non sarà più e, proprio nel momento clou della sua vita, come una beffa del destino, dovrà andare via perchè vecchio e malato. Si sente l'atmosfera opprimente e claustrofobica della Fortezza, e il senso di isolamento e disperazione che pervade i personaggi. Il romanzo tratta temi universali come la solitudine, l'attesa, la delusione e la morte ma lo fa in una maniera che personalmente mi hanno coinvolto non poco. In certi punti, ahimè, mi ci sono anche ritrovato, tanto da empatizzare un po' con il protagonista perchè certe volte mi sono fermato a riflettere come nella vita a volte ci si trovi ad attraversare dei …
Bello, non l'avevo mai letto. Mi piace come ha descritto la vita monotona e noiosa alla Fortezza in attesa di un attacco che sembra non arrivare mai. Come poi alla fine il tempo passa per tutti anche per il giovane Drogo che alla fine giovane non sarà più e, proprio nel momento clou della sua vita, come una beffa del destino, dovrà andare via perchè vecchio e malato. Si sente l'atmosfera opprimente e claustrofobica della Fortezza, e il senso di isolamento e disperazione che pervade i personaggi. Il romanzo tratta temi universali come la solitudine, l'attesa, la delusione e la morte ma lo fa in una maniera che personalmente mi hanno coinvolto non poco. In certi punti, ahimè, mi ci sono anche ritrovato, tanto da empatizzare un po' con il protagonista perchè certe volte mi sono fermato a riflettere come nella vita a volte ci si trovi ad attraversare dei periodi in cui non si conclude niente, perso nel solito tram tram: ti alzi, vai al lavoro, torni a casa e la giornata finisce. Alla fine non c'è molta differenza tra la vita di Drogo e questi periodi che credo tutti, prima o poi, attraversiamo. La cosa bella è che poi a noi ci è permesso svegliarsi e dare un senso alla vita, e la viriamo più o meno bruscamente da un'altra parte, mentre lui si è adagiato e non combina più nulla. Tutti alla fine lo dimenticano ma non è forse la paura più grande di tutti noi, non essere più ricordati?
Un libro sull'attesa, ma anche sul servilismo, Drogo è un piccolo uomo che non sa pensare con la sua testa e prendere decisioni ferme, si fa inglobare dalla "sicurezza" di una vita scandita da ritmi, lontana da qualsiasi tentazione, cambiamento e dinamismo che lo potrebbero portare a decidere e a cambiare. In attesa di qualcosa che possa dare alla sua vita un senso, una morte da eroe o un solo dire "io c'ero". Posto poi chinare il capo ed essere deluso anche quando poteva essere almeno spettatore.
Il libro non mi è particolarmente piaciuto ma mi ha trasmesso quel senso di inadeguatezza, costrizione e mancanza di volontà.
Un libro sull'attesa, ma anche sul servilismo, Drogo è un piccolo uomo che non sa pensare con la sua testa e prendere decisioni ferme, si fa inglobare dalla "sicurezza" di una vita scandita da ritmi, lontana da qualsiasi tentazione, cambiamento e dinamismo che lo potrebbero portare a decidere e a cambiare.
In attesa di qualcosa che possa dare alla sua vita un senso, una morte da eroe o un solo dire "io c'ero".
Posto poi chinare il capo ed essere deluso anche quando poteva essere almeno spettatore.
Il libro non mi è particolarmente piaciuto ma mi ha trasmesso quel senso di inadeguatezza, costrizione e mancanza di volontà.
Un libro sulle false speranze, in attesa del meglio che deve ancora venire, che poi non viene mai. Bello, nonostante sia un libro veramente amaro e ricco di sconfitte. L'incredibile fascino dell'attesa che colpisce anche il lettore, pagina dopo pagina.