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Storytelling by Christian Salmon
L'arte di raccontare storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa dell'uomo sulla terra e ha costituito un importante …
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L'arte di raccontare storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa dell'uomo sulla terra e ha costituito un importante …
Come ho già detto, i libri di han sembrano i capitoli di uno stesso libro, processi di uno stesso discorso organico. Al netto di qualche ripetizione questo è un bellissimo capitolo. È sempre paradossale condividere (postare e mettere likes) sui lavori di Han che dimostrano quanto questa pratica sia autoriferita, ci isoli e sia una sottomissione volontaria e inconsapevole mascherata da libertà. Lo so. Devo comunque dirvelo: leggete (anche) questo suo libro.
Le narrazioni sono il tessuto connettivo delle nostre comunità e donano senso al mondo. Ma nella società contemporanea, le narrazioni …
Lo storytelling, ovvero l'arte di raccontare storie che utilizza i principi della retorica e dell'oratoria, nasce in contemporanea alla comparsa …
L'arte di raccontare storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa dell'uomo sulla terra e ha costituito un importante …
Le narrazioni sono il tessuto connettivo delle nostre comunità e donano senso al mondo. Ma nella società contemporanea, le narrazioni …
... potrebbe essere sorprendente, ma non lo è, anche se in qualche modo c'è in questo libro anche una sorta di affetto per gli oggetti. In realtà è ancora una volta una critica e una riflessione sull'immaterialità digitale. Sulla riduzione della materia a risorse e... I temi sono gli stessi - in questo Byung-Chul Han è ripetitivo- dei suoi libri successivi. Anzi, è proprio come leggere lo stesso libro, lo stesso discorso, pubblicato in dispense. Va bene, meglio che un timone, per me. Ho letto l'eBook (ho ricevuto un eReader a Natale). Comodo, certo. Per farvi capire di che parla (non parla solo di questo) il libro, non troverò questo libro nella mia libreria, non potrò prenderlo in mano (sulla mano e su come la intendesse Heidegger c'è un pippone, la parte debole del libro, a mio modo di vedere) e accedere ai ricordi nello stesso modo che posso fare …
... potrebbe essere sorprendente, ma non lo è, anche se in qualche modo c'è in questo libro anche una sorta di affetto per gli oggetti. In realtà è ancora una volta una critica e una riflessione sull'immaterialità digitale. Sulla riduzione della materia a risorse e... I temi sono gli stessi - in questo Byung-Chul Han è ripetitivo- dei suoi libri successivi. Anzi, è proprio come leggere lo stesso libro, lo stesso discorso, pubblicato in dispense. Va bene, meglio che un timone, per me. Ho letto l'eBook (ho ricevuto un eReader a Natale). Comodo, certo. Per farvi capire di che parla (non parla solo di questo) il libro, non troverò questo libro nella mia libreria, non potrò prenderlo in mano (sulla mano e su come la intendesse Heidegger c'è un pippone, la parte debole del libro, a mio modo di vedere) e accedere ai ricordi nello stesso modo che posso fare con i libri "veri".
«Non abitiamo piú la terra e il cielo, bensí Google Earth e il Cloud. Il mondo si fa sempre piú …
«Non abitiamo piú la terra e il cielo, bensí Google Earth e il Cloud. Il mondo si fa sempre piú …
Ho letto prima Infocrazia, che mi è sembrato la prosecuzione del discorso fatto qui. Arguto, tagliente. Certo, accessibile. E cristallino? Si, ma un po' meno. In una manciata di pagine nel capitolo "ontologia del dolore" è un po' tecnico, specialistico e il senso di qualche frase ancora non sono sicuro di averlo afferrato bene. È un libro eccellente. Quella mezza stella in meno è solo per dire che Infocrazia è addirittura meglio.
Il mondo contemporaneo è terrorizzato dalla sofferenza. La paura del dolore è così pervasiva e diffusa da spingerci a rinunciare …
Il mondo contemporaneo è terrorizzato dalla sofferenza. La paura del dolore è così pervasiva e diffusa da spingerci a rinunciare …
C'è in aspetto ironico in questo testo, una specie di classico, sull'insurrezionalismo, classico relativamente recente (1998) rispetto a tutta quella roba anni 70. A leggerlo un po' mi sembrava più vecchio, un po' mi sembrava stucchevole nel suo stile centrosocialesco e sprezzante. Avete presente, lo sprezzo dei risoluti? Di chi pensa, non per chiarirsi le idee prima di andare a dormire, ma per stabilire come agire? Nonostante queste note che riguardano più che altro lo stile convince. Il fatto ironico sta che la tristissima post fazione, tristissima per i fatti che racconta, pur nel tentativo di difendere lo spirito del testo, immagino, finisce per mostrare un formidabile argomento per individuare i limiti effettivi che si presentano nella pratica. Si legge in un'oretta, forse meno.