Sognavo che il capitalismo potesse estinguersi da sé, senza il bisogno di rivoluzioni cruente, e non mi ero accorto che è già successo, ed è pure peggio. In questa fase, i capitalisti, con tutto lo sfruttamento e le ingiustizie che ne derivano, ci sono ancora, e quindi non si può parlare di un superamento completo. Solo che i capitalisti che un tempo occupavano le posizioni di vertice sono ora costretti, per raggiungere i clienti, a diventare vassalli delle Big Tech che hanno sostituito il mercato, avendo il potere di decidere le relazioni tra venditori e acquirenti. Queste stesse Big Tech che si nutrono dei contenuti generati dagli utenti, i quali, trasformati in novelli servi della gleba, si dedicano gratuitamente a questa attività, ricevendo in cambio algoritmi che li istruiscono su come farlo sempre meglio. L'esposizione dei fatti di Varoufakis mi pare non faccia una piega.
Reviews and Comments
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d10c4n3 reviewed Tecnofeudalesimo. by Yanis Varoufakis
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d10c4n3 reviewed Critica di ChatGPT by Antonio Santangelo
Demistificare l'hype e fare le domande giuste...
4 stars
... Che non riguardano utopistici e distopico scenari futuri ma cosa si intende per intelligenza artificiale? Qual è il suo impatto sulla vita delle persone? Come dovrebbe essere normato il settore?
d10c4n3 reviewed The hungry brain by Stephan J. Guyenet
Mi avevano detto che qui avrei trovato le prov scientifiche della presunta tendenza innata dell'uomo all'accumulo di ricchezza, (ma non era vero)
3 stars
Interessante e informato nella ricerca, (seppure le conclusioni sono piuttosto note), mi ha fatto impressione per le sperimentazioni sugli animali, tipo parasimbiosi... Non ero tanto interessato all'argomento, ho letto il libro perché mi era stato citato come la base scientifica di un presunto carattere innato dell'uomo all'accumulo di beni. In realtà non c'è traccia nel libro di nessuna teoria del genere, anzi, la tendenza del cervello è quella di preferire un dolcetto subito che due tra un quarto d'ora.
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La bilancia impedenziometrica dice che ho il 21% di grasso viscerale e non mi darà semaforo verde fino a che non scendo al 16-17% quindi ho deciso di leggere il libro per affrontare il pranzo di pasqua.
Sensato e convincente
3 stars
La tesi di fondo è che il patriarcato non sia un fenomeno inevitabile, ma il risultato di specifiche contingenze ecologiche, socio-economiche e culturali. La ricerca è piuttosto dettagliata e mette in discussione le narrazioni tradizionali sulla storia delle donne e delle strutture di potere. Come sempre succede in questi casi, ci sono critiche che affermano che l'argomento sia trattato in modo troppo teorico, senza sufficienti esempi concreti o casi studio, e che sia ideologicamente orientato, ecc. Il testo è del 2013 e qualcosa di sicuro è stato smentito da ricerche successive (ad esempio, gli studi sul DNA dimostrano che l'affermazione che gli Etruschi fossero immigrati, come riportato da Erodoto, sia falsa). Ammettendo pure la consistenza delle controversie di alcune affermazioni, in generale, il testo propone una riflessione importante sulle questioni di genere e sulle origini delle disuguaglianze, che rimane valida, qualsiasi soluzione di tali controversie dovesse essere un giorno dimostrata.
(in italiano, poi magari lo importo)
d10c4n3 reviewed Pedagogia Hacker by Carlo Milani
d10c4n3 reviewed Dynamite! by Louis Adamic
Tifiamo rivolta...
4 stars
...ma senza la fastidiosissima agiografia e retorica che sviliscono la classe operaia e i movimenti rivoluzionari. Molto uili le note, la prefazione e le appendici. Tra l'altro ho imparato che underdog non significa svantaggiato che vince contro i pronostici, ma reietto, svantaggiato che perde come da pronostico.
d10c4n3 reviewed Il tempo della decrescita by Serge Latouche
d10c4n3 reviewed La scienza dell’incredibile by Massimo Polidoro
Anche le credenze hanno fatto cose buone
4 stars
La credulità spiegata come vantaggio evolutivo. (E altre osservazioni. Ad esempio, mi ha fatto riflettere che ci si prendono insultie silenziamenti e blocchi anche nell'esporre i fatti o le idee, se minano le convinzioni su cui le altre persone hanno costruito parte della propria identità.)
Convincente, ma...
4 stars
Una critica molto convincente al determinismo biologico e all’idea che l'organizzazione del vivente sia guidata da principi prestabiliti.
Il caso gioca un ruolo fondamentale nel comportamento cellulare. Le cellule non seguono un piano predefinito, ma agiscono in modo casuale e solo in un secondo momento vengono selezionate in base alla loro funzionalità nell’organismo.
Nessuna auro-organizzazione, l’ordine emerge ex post, attraverso selezione e interazioni casuali.
Non esiste un programma genetico che dirige l’organismo dall'alto; piuttosto, il funzionamento biologico è il risultato di processi locali e stocastici.
La biologia non è governata da leggi fisse e prevedibili.
Forse la sua teoria non è ancora supportata da sufficienti evidenze sperimentali, forse il testo è un po' difficile complesso per chi non ha familiarità con la biologia e la filosofia della scienza.
Ma: a un certo punto dice che la proprità essenziale del vivente sia il suo carattere aleatorio e questo sarebbe il substrato …
Una critica molto convincente al determinismo biologico e all’idea che l'organizzazione del vivente sia guidata da principi prestabiliti.
Il caso gioca un ruolo fondamentale nel comportamento cellulare. Le cellule non seguono un piano predefinito, ma agiscono in modo casuale e solo in un secondo momento vengono selezionate in base alla loro funzionalità nell’organismo.
Nessuna auro-organizzazione, l’ordine emerge ex post, attraverso selezione e interazioni casuali.
Non esiste un programma genetico che dirige l’organismo dall'alto; piuttosto, il funzionamento biologico è il risultato di processi locali e stocastici.
La biologia non è governata da leggi fisse e prevedibili.
Forse la sua teoria non è ancora supportata da sufficienti evidenze sperimentali, forse il testo è un po' difficile complesso per chi non ha familiarità con la biologia e la filosofia della scienza.
Ma: a un certo punto dice che la proprità essenziale del vivente sia il suo carattere aleatorio e questo sarebbe il substrato della nostra libertà. Bello, ma proprio non capisco il nesso tra caso e libertà. Comunque bello.
d10c4n3 reviewed La vita inaspettata by Telmo Pievani
Nessun disegno
4 stars
La traiettoria della vita, l'evoluzione, non segue alcun disegno preordinato e questo fatto è dimostrato con un'argomentazione è solida e documentata, che intreccia filosofia della scienza, biologia evolutiva. Tutto molto comprensibile, grazie a una notevolecapacità divulgativa do Pievani.
Come accade a David Graeber, anche a Pievani viene mossa l'accusa di selezionare i dati per sostenere la sua tesi. Io penso che invece ogni interpretazione scientifica è, per sua natura, una costruzione basata sulle migliori evidenze disponibili. Pievani non distorce, ma mette in luce un aspetto fondamentale della scienza evolutiva contemporanea: l'assenza di un destino scritto appositamente per l’uomo. Particolarmente sensata e attuale la riflessione sulle implicazioni etiche e politiche di questa evidenza.
d10c4n3 reviewed La caduta di un impero by Carlo Sama
Tutta colpa di Gardini, anzi, no....
3 stars
La versione dei fatti di Sana è plausibile. Certo è che di tutti i personaggi, non c'è n'è uno che risulti simpatico. Spolier: il colpevole è Mediobanca.