XXI secolo. L’umanità ha colonizzato il Sistema Solare e si è stabilita su ogni pianeta …
Forse dio è solo uno squallido e perfido spacciatore di vita eterna.
5 stars
Una guerra tra imprenditori in una società che adora oggetti di plastica con venerazione religiosa, che sopravvive grazie alla droga, mentre realtà e allucinazioni si compenetrano e nascono sospetti e interpretazioni mistiche di tutto quanto... Forse dio è solo uno squallido e perfido spacciatore di vita eterna. Non si sa, finale aperto. Da leggere.
“Debito” è il racconto di 5000 anni di rapporti di forza, disuguaglianze e mutamenti politici …
Non sapevo che la storia classica secondo cui il baratto avrebbe preceduto l'uso della moneta fosse una balla colossale. Nessuno scambiva maiali con scarpe, o roba del genere (in effetti è difficile da immaginare). La moneta in realtà è stata inventata per per permettere allo stato di riscuotere le tasse e finanziare gli eserciti. Il lavoro di Graeber è come al solito incredibilmente documentato e approfondito, allo stesso tempo è presentato in modo accessibile ai profani. Insiste anche parecchio sulla distinzione tra libero mercato e capitalismo, spiegando come quest'ultimo necessiti dell'intervento statale per funzionare, mentre il primo no. Una lettura che non solo rettifica molte convinzioni tanto comuni quanto false sull'economia, soprattutto chiarisce come il concetto di debito abbia influenzato profondamente le strutture sociali e morali.
Le livre événement qui s'attaque de front à l'essor de l'industrie du bonheur et du …
Il pensiero positivo e le frasi motivazionali mi sono risultati sempre deprimenti e irritanti a livello epidermico, intuendone la fastidiosa base ideologica, che è più strutturata e radicata di quanto immaginassi.
Nel libro prendeva corpo la straordinaria tensione tra l’urgenza di offrire una prospettiva politica alle …
Sarà un po' che il libro è stato scritto in un'altra epoca, che è è un po' ripetitivo e che non si capusce bene come sono organizzati i contenuti e ci ho messo un bel po' a finirlo. Non che mi sia dispiaciuto. La mia parte preferita la conclusione, in cui gli autori invitano il Terzo Mondo indipendente a non voler seguire l'esempio dell'Europa. Una ex colonia l'ha fatto, gli Stati Uniti, e hanno sviluppato le tare, le malattie e la disumanità europee in modo disastroso.
Sulla scia del libro di Davies, una critica radicale all'industria della felicità. Racconta della diffusione di psicologia positiva, coaching e self-help nella società neoliberale. Mostra come la retorica della felicità abbia assunto oggi aspetti ideologici e sia funzionale a schiacciare i conflitti sociali sulla responsabilità dell'individuo, che tende ad attribuirsi successi e fallimenti e a credere di essere artefice unico del proprio destino. Smaschera il ruolo di pratiche come la Mindfulness, la retorica dell'empowerment, della fioritura personale e delle terapie che mettono l'individuo in una condizione perpetua di dipendenza dai professionisti della salute mentale. Confuta la suddivisione delle emozioni in positive e negative mostrandone ambivalenza e contraddittorietà (esempio: la rabbia porta distruttività ma è il motore del cambiamento sociale). La felicità non è in antitesi con l'infelicità, perché è proprio la sua ricerca perpetua a creare una situazione permanente di insoddisfazione.
Sulla scia del libro di Davies, una critica radicale all'industria della felicità. Racconta della diffusione di psicologia positiva, coaching e self-help nella società neoliberale. Mostra come la retorica della felicità abbia assunto oggi aspetti ideologici e sia funzionale a schiacciare i conflitti sociali sulla responsabilità dell'individuo, che tende ad attribuirsi successi e fallimenti e a credere di essere artefice unico del proprio destino. Smaschera il ruolo di pratiche come la Mindfulness, la retorica dell'empowerment, della fioritura personale e delle terapie che mettono l'individuo in una condizione perpetua di dipendenza dai professionisti della salute mentale. Confuta la suddivisione delle emozioni in positive e negative mostrandone ambivalenza e contraddittorietà (esempio: la rabbia porta distruttività ma è il motore del cambiamento sociale). La felicità non è in antitesi con l'infelicità, perché è proprio la sua ricerca perpetua a creare una situazione permanente di insoddisfazione.