"Il deserto dei Tartari" narra la storia di Giovanni Drogo, che una mattina di settembre …
le illusioni della giovinezza...
5 stars
...che non si può essere davvero pessimisti a vent'anni, evaporano nell'alienazione e nell'insensatezza di un esistenza scandita da routine, orari, abitudini, conformismo e consuetudini.
...che non si può essere davvero pessimisti a vent'anni, evaporano nell'alienazione e nell'insensatezza di un esistenza scandita da routine, orari, abitudini, conformismo e consuetudini.
... Odifreddi cerca di spiegare anche ai non addetti la genilità del Godel logico, e però io con fatica ho capito poco, qualcosa di più del Godel filosofo, piuttosto inconsistente.
Tutto ciò che avviene in ambiente digitale è fatto di scrittura, almeno nelle sue fondamenta …
Lucido, rigoroso, chiaro e necessario.
5 stars
Un percorso critico interdisciplinare che è un vero e gioiello per chiunque sia interessato al mondo digitale, che è scrittura. Il libro è scritto in modo impeccabile e chiaro anche per i non addetti (con una cura maniacale nell'editing e nell'impaginazione). È un viaggio in cui @kappazeta@mastodon.bida.im (l'autore qui sul fediverso) illumina quei meccanismi di trasformazione che stanno ridefinendo la nostra società, che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma che a volte ci sfuggono.
Dalla scrittura del codice informatico, ai contenuti prodotti sui social, dalla letteratura elettronica, al resto prodotto dall'"AI", fino all'editing genetico, ogni capitolo è un tassello del mosaico. L'analisi è valida universalmente, ma ci sono parecchi riferimenti allo specifico italiano. Probabilmente ci sono più domande che risposte perché ancora non sono stati individuati nuovi paradigmi di pensiero che rispondano alle sfide della complessità digitale, anzi, ci ritroviamo in una situazione paradossale di analfabetismo funzionale …
Un percorso critico interdisciplinare che è un vero e gioiello per chiunque sia interessato al mondo digitale, che è scrittura. Il libro è scritto in modo impeccabile e chiaro anche per i non addetti (con una cura maniacale nell'editing e nell'impaginazione). È un viaggio in cui @kappazeta@mastodon.bida.im (l'autore qui sul fediverso) illumina quei meccanismi di trasformazione che stanno ridefinendo la nostra società, che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma che a volte ci sfuggono.
Dalla scrittura del codice informatico, ai contenuti prodotti sui social, dalla letteratura elettronica, al resto prodotto dall'"AI", fino all'editing genetico, ogni capitolo è un tassello del mosaico. L'analisi è valida universalmente, ma ci sono parecchi riferimenti allo specifico italiano.
Probabilmente ci sono più domande che risposte perché ancora non sono stati individuati nuovi paradigmi di pensiero che rispondano alle sfide della complessità digitale, anzi, ci ritroviamo in una situazione paradossale di analfabetismo funzionale diffuso, e dotato di tecnologia che avanza molto più velocemente di quanto possa essere compresa nel suo funzionamento e nelle ragioni che ne hanno determinano lo sviluppo nel modo in cui viene portato avanti. È un libro lucido e rigorso che mostra quanto sia ora di portare al nostro sguardo un radicale cambiamento di prospettive. Leggetelo.
"Non ci appare stupefacente che in tanti secoli l’umanità che ha fatto tanti progressi in …
Semplicemente inoppugnabile
4 stars
Non ci sono intuizioni geniali sorprendenti, ma logica elementare e dati a supporto a dimostrazione di una necessità evidente. Se vi gira per la testa l'idea che il carcere debba essere differente ma continuare a esistere è il libro che vi serve. Il carcere non è un male necessario, è un male inutile e dannoso, stupido,oltre che disumano.
Non ci sono intuizioni geniali sorprendenti, ma logica elementare e dati a supporto a dimostrazione di una necessità evidente. Se vi gira per la testa l'idea che il carcere debba essere differente ma continuare a esistere è il libro che vi serve. Il carcere non è un male necessario, è un male inutile e dannoso, stupido,oltre che disumano.
«Il cuore americano ha premiato McCarthy per aver riportato la narrazione nelle verdi praterie» – …
Crudo, poetico, filosofico.
4 stars
Scrittura evocativa ma asciutta e trasparente, esterna e oggettiva. Una riflessione sulla moralità e l'esistenza condotta in un viaggio di inaudita violenza. Tanta violenza, davvero. Uno di quei romanzi di McCarthy in cui trama e intrecci sono pressoché assenti e di cui non si sente la mancanza.
Scrittura evocativa ma asciutta e trasparente, esterna e oggettiva. Una riflessione sulla moralità e l'esistenza condotta in un viaggio di inaudita violenza. Tanta violenza, davvero. Uno di quei romanzi di McCarthy in cui trama e intrecci sono pressoché assenti e di cui non si sente la mancanza.