AkaCisco started reading Ohio by Stephen Markley

Ohio by Stephen Markley
"The debut of a major talent; a lyrical and emotional novel set in an archetypal small town in northeastern Ohio--a …
Boh, leggo.
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73% complete! AkaCisco has read 22 of 30 books.

"The debut of a major talent; a lyrical and emotional novel set in an archetypal small town in northeastern Ohio--a …
Content warning Piccoli spoiler qua e là, ciò che potreste non aspettarvi non inficia la lettura
Opinione da lettore e nient'altro che lettore: tre stelle che vorrebbero essere 2,5. La trama è buona e tiene lì ma c'è un livello di retorica a tratti difficile da sopportare. Sembra che lo scrittore di oggi voglia parlare al ragazzo di allora. Molte frasi sono quasi slogan, i dialoghi troppo conformi a quello che oggi vorremmo o pensiamo si siano detti allora. Teatrali con un senso di staticità, i personaggi sembrano interpretare un ruolo, eventi che compaiono più per necessità di incastrare la storia nella sua epoca che per far funzionare la trama (come la storia dei due compagni che si scoprono omosessuali eventoperò che non viene preparato nel testo, o l'addio del protagonstia al Mucchio che avviene con una linearità che le memorie non riportano, Nuvola il grandissimo amico che poi nella trama si vede pochissimo e che viene abbandonato con un paio di vaffanculi). Il riferimento a Ellroy è presente fin dalla collana, non mi ha fatto impazzire nemmeno American Tabloid ma in questa "versione" italiana la forma ingabbia troppo il contenuto. Ho letto da poco "Non mi sono fatto niente", per quanto siano due opere con intenti diversi (questa biografica, Romanzo Roso fiction) il contrasto tra ciò che è stato davvero il Movimento degli anni '70 e ciò che ne riporta Corrias nel suo romanzo mi fa un po' storcere il naso.
Ho preso il libro più per la provocazione del titolo. Dopo la lettura mantengo la mia impressione sulle posizioni di Don Milani a partire da lettera a una professoressa: è sicuramente un progressista; vede le storture della società; la sua azione di riforma è concreta ma non definitiva. Anche sull'obbiezione di coscienza, critica e accusa gli eserciti ma manca, a mio modestissimo parere, la visione di classe che può portare a una eliminazione del problema alla radice e non solo a una presa di distanza individuale.
Ho preso il libro più per la provocazione del titolo. Dopo la lettura mantengo la mia impressione sulle posizioni di Don Milani a partire da lettera a una professoressa: è sicuramente un progressista; vede le storture della società; la sua azione di riforma è concreta ma non definitiva. Anche sull'obbiezione di coscienza, critica e accusa gli eserciti ma manca, a mio modestissimo parere, la visione di classe che può portare a una eliminazione del problema alla radice e non solo a una presa di distanza individuale.

Piero Villa, detto Biondo, è stato un ribelle, un militante politico nel pieno degli anni settanta, gli anni del furore …
Forse partivo con aspettative troppo alte. Avevo deciso di leggerlo perché dietro vi era la storia della dittatura argentina, o così avevo capito io, ma alla fine ho fatto davvero fatica a ritrovarla (mea culpa) e la storia in sé un continuo crescendo di ansia e aspettative su una tragedia ancora maggiore sempre incombente che però poi alla prova dei fatti non arriva, anzi lo scioglimento finale (quasi da risveglio da un sogno) mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.
Forse partivo con aspettative troppo alte. Avevo deciso di leggerlo perché dietro vi era la storia della dittatura argentina, o così avevo capito io, ma alla fine ho fatto davvero fatica a ritrovarla (mea culpa) e la storia in sé un continuo crescendo di ansia e aspettative su una tragedia ancora maggiore sempre incombente che però poi alla prova dei fatti non arriva, anzi lo scioglimento finale (quasi da risveglio da un sogno) mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.

CONTIENE CD AUDIO DI UNA CONFERENZA DI PRIMO MORONI
La luna sotto casa narra la storia sociale di Milano, …

Un’esperienza esistenziale contraddistinta da amori struggenti e da una disperata, continua ricerca di libertà e felicità nelle temperie dei decenni …
Ottimo, bella la scrittura, bella la narrazione non sempre e per forza cronologica. Bello il racconto esistenziale più che politico ma allo stesso tempo estremamente lucido sulle scelte politiche sue e del movimento. Nessuna nostalgia, nessun reducismo. Uno squarcio reale e realistico sugli anni dal 60 al 90, vissuti a mille allora. Evitati gli stereotipi, allargata la prospettiva. Un libro estramemente consgliato per capire gli anni "pre-insurrezionali" e "post sconfitta" che arriva ben prima del 1980 e del riflusso, persino prima di Moro.
Ottimo, bella la scrittura, bella la narrazione non sempre e per forza cronologica. Bello il racconto esistenziale più che politico ma allo stesso tempo estremamente lucido sulle scelte politiche sue e del movimento. Nessuna nostalgia, nessun reducismo. Uno squarcio reale e realistico sugli anni dal 60 al 90, vissuti a mille allora. Evitati gli stereotipi, allargata la prospettiva. Un libro estramemente consgliato per capire gli anni "pre-insurrezionali" e "post sconfitta" che arriva ben prima del 1980 e del riflusso, persino prima di Moro.

Un’esperienza esistenziale contraddistinta da amori struggenti e da una disperata, continua ricerca di libertà e felicità nelle temperie dei decenni …

ndia, 1920. Al capitano Sam Wyndham e al sergente Banarjee della polizia di Calcutta viene affidato il compito di investigare …
