twisterrm wants to read Noi by Evgenij Ivanovič Zamâtin

Noi by Evgenij Ivanovič Zamâtin
Pubblicato per la prima volta nel 1924, ma bandito dalla censura sovietica fin dal 1921, questo potente romanzo è diventato …
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Pubblicato per la prima volta nel 1924, ma bandito dalla censura sovietica fin dal 1921, questo potente romanzo è diventato …
Sconosciuti e stranieri in famiglia, quale famiglia poi?
Lascio i commenti e la recensione per il gruppo di lettura discuti.gatti.ninja/t/l-arminuta-libro-di-agosto-2023/43/7
Lascio i commenti e la recensione per il gruppo di lettura discuti.gatti.ninja/t/l-arminuta-libro-di-agosto-2023/43/7
Un’aria di tristezza pervade tutto il racconto, piacevole nella lettura, affrontando temi abbastanza spinosi, senza troppi giri di parole, parlando di abbandono, amicizia, povertà, famiglia e soprattutto famiglie atipiche, paure degli “adulti” più che degli adolescenti che affrontano una prova di maturità importante, portandoci tra la Bolivia rurale e l’Italia.
Ada e Nancy sono amiche fin da quando Nancy è arrivata a casa di Ada come empleada per i mestieri …
Ada e Nancy sono amiche fin da quando Nancy è arrivata a casa di Ada come empleada per i mestieri …
Content warning Spoiler su finale
A me non è piaciuto, lo ho trovato anche un pochino insulso. La scrittura, nonostante di inizio secolo quindi sulla carta piena di “svolazzi”, mi è sembrata molto sempliciotta con periodi banali e alquanto noiosi. Non ho sentito la tensione come non ho sentito quella che poteva (e doveva) essere la disperazione dei malcapitati, non è possibile che almeno fino ai primi 3 omicidi questi tizi continuino a condurre un’esistenza quantomeno normale. C’erano stati maestri della tensione narrativa, basti pensare a Poe, Doyle, Lovecraft, i primi 2 molto più vecchi e l’ultimo quasi contemporaneo. Il finale è quantomeno approssimativo e pieno di buchi narrativi, come già fatto notare da @yaku rispetto alla tendina sparita che Armstrong non nota minimamente, ad un’impiccagione insulsa rispetto alla salvezza agognata, si potrebbe dire sensi di colpa ma non traspare minimamente da una narrazione frettolosa. Quando Wargrave esce da casa e poi per simulare qualcuno entrato dalla finestra rompe la stessa lo fa dall’interno, un poliziotto come Blore avrebbe notato palesemente che i residui dei vetri si sarebbero trovati fuori e non dentro. È tutto molto raffazzonato, se poi ci mischiamo anche il razzismo, la misoginia (nonostante sia scritto da una donna) e il classismo (c’è un periodo agghiacciante in cui Lombard si riferiche e Rogers come «Splendido esemplare, il perfetto domestico. Continua il suo lavoro come se niente fosse» neanche stesse parlando di un cane ad una mostra) sarebbe stato un libro che avrei lasciato a marcire sul mio comodino dopo poche pagine, nonostante la brevità. Interessante sarebbe stato se alla fine ci fosse stato un colpo di scena dove le donne e i domestici avessero avuto la loro rivalsa sugli altri come se fosse una critica sociale, ma così non è.
Una casa misteriosa su un'isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai incontrate prima, …
Ho aggiunto a manina il mio primo libro su bookwyrm 🌟
https://bookwyrm.gatti.ninja/book/99804/s/milano-2019-linea-di-confine
Una casa misteriosa su un'isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai incontrate prima, …
@Yaku.ninja Si ma è molto voluto il suo essere inconcludente
Drogo è un personaggio brutto, uno di quelli che mentre leggi un libro con più storie vuoi scrollarti di dosso presto, un riempitivo. Ecco, di un riempitivo è stato fatto un personaggio, lui non è niente, come niente arriva e come niente se ne va, senza aver compiuto nulla di notabile, senza che sia conosciuto o ricordato neanche quando dopo una vita di caserma e nonostante sia un graduato viene preso per il culo dai giovani che vanno in guerra a "morire da eroi", invidia anche il gesto stupido di Angustina che muore assiderato solo perché il momento era propizio a fare una fine degna. È tanto inutile che Buzzati gli fa saltare 25 anni di vita con una pagina a dimostrazione del fatto che vive in uno stato di stasi, attesa, del tutto trascinato dalla vita e dal tempo.