Alma by Federica Manzon (I narratori)
Tre giorni dura il ritorno a Trieste di Alma, che dalla città è fuggita per rifarsi una vita lontano, e …
Amo le frasi che non si sposterebbero di un millimetro neanche se le traversasse un esercito. Virginia Woolf, "La stanza di Jacob"
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Tre giorni dura il ritorno a Trieste di Alma, che dalla città è fuggita per rifarsi una vita lontano, e …
"Quella ragazza viveva nei punti di sospensione come se fossero qualcosa da toccare, si muoveva e viveva in una realtà …
"Ammirazione, stupore e incredulità destò nel 1991 l'uscita dell'Amore molesto. Chi era questa scrittrice che si firmava Elena Ferrante e …
La protagonista di Crisalide rifiuta di sottoporsi al giudizio degli altri, si sottrae al mondo e allo stesso tempo diventa …
Una voce forte, corale e ipnotica racconta la vita straordinaria di un gruppo di donne - le cosidette <> - …
Livorno, 1984. Dante Fanti ha sei anni quando scopre di avere una rara anomalia congenita detta situs inversus: i suoi …
Sono fame di Natalia Guerrieri è un libro appiccicoso, intriso di sudore e un velo di polvere.
Una rondine sulla sua bicicletta scarta le macchine, gli sguardi, il livore, la noia, l’abbandono, l’immondizia di una Capitale che è tutte le capitali di cemento, solitudine e alienazione.
Una rondine che pedala per consegnare cibo, che non sembra più nutrimento essenziale, a sconosciuti che sono solo frammenti sparpagliati di qualcosa che non sta più insieme.
E se scrivere è, anche, narrare il tempo presente, il qui e ora, attraverso, ma non solo, il potere creativo dell’immaginazione, Natalia Guerrieri lo fa, e lo fa molto bene.
[...] La capitale di domenica è ricoperta di uno strato di cellophane che incarta quelli che leggono il giornale nei bar, i turisti in fila davanti ai musei, i cani e i loro padroni, i litigi domestici, cocci di piatti, schegge di bottiglia, i video in loop …
Sono fame di Natalia Guerrieri è un libro appiccicoso, intriso di sudore e un velo di polvere.
Una rondine sulla sua bicicletta scarta le macchine, gli sguardi, il livore, la noia, l’abbandono, l’immondizia di una Capitale che è tutte le capitali di cemento, solitudine e alienazione.
Una rondine che pedala per consegnare cibo, che non sembra più nutrimento essenziale, a sconosciuti che sono solo frammenti sparpagliati di qualcosa che non sta più insieme.
E se scrivere è, anche, narrare il tempo presente, il qui e ora, attraverso, ma non solo, il potere creativo dell’immaginazione, Natalia Guerrieri lo fa, e lo fa molto bene.
[...] La capitale di domenica è ricoperta di uno strato di cellophane che incarta quelli che leggono il giornale nei bar, i turisti in fila davanti ai musei, i cani e i loro padroni, i litigi domestici, cocci di piatti, schegge di bottiglia, i video in loop alle fermate della metropolitana. Fuori dal cellophane restano i turisti delle fabbriche, le divise blu degli autisti, gli addetti alle pulizie che preparano l’avvento del lunedì, i commessi dei supermercati che riordinano banane, pacchi di biscotti, sacchetti di plastica, i dipendenti in prova che vogliono fare bella figura, gli stormi di rondoni e gli altri animali piccoli e carini. [...]
Le vacanze, per Jenn e Greg, hanno sempre significato Deià, a Maiorca, i ristoranti e i languidi pomeriggi in spiaggia …
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