Reviews and Comments

d10c4n3

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Colin Ward: Anarchia come organizzazione (Paperback, Italian language, 2019, Elèuthera)

Per molti l'anarchia è un improponibile modello sociale basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è …

L'anarchia è possibile, c'è già.

Il libro è molto semplice, ed è per lo più una raccolta aneddotica dell'anarchia che già oggi viene praticata all'interno della società che anarchica non è, ma che possono essere estese. Perché non ci sarà uno scontro finale e definitivo tra autoritari e libertari, ma una lotta permanente.

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Colin Ward: Anarchia come organizzazione (Paperback, Italian language, 2019, Elèuthera)

Per molti l'anarchia è un improponibile modello sociale basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è …

Nella prefazione c'è scritto che non il libro è stato scritto per chiarire gli equivoci in cui incappa spesso chi anarchico non è, ma anche se è una predica ai convertiti, nel mio caso, lo leggo lo stesso.

Barbara Kingsolver: Demon Copperhead (Paperback, Italian language, Neri Pozza)

Questa è la storia di un ragazzo che tutti chiamano Demon Copperhead, un eroe dei …

Per tutti, in senso buono

Un romanzo di formazione con il lieto fine, per una volta lo dico senza intenti deteriori. Si rifà a David Copperfield, io non l'ho letto. E poi il razzismo contro i redneck e non è la difesa trumpiana che farebbe Rampini. Buoni sentimenti in ogni riga e una visione della "rinascita" dopo la dipendenza che non è esattamente quello che succede, per il resto, sì, la dipendenza è raccontata giusta. Non fa niente, non è un saggio sulle dipendenze e anche un lieto fine come te lo immagini dalla prima pagina non rovinano il libro. Cioè per tutti, tranne che per quelli che odiano i libri per tutti.

reviewed Underworld by Don DeLillo (Super ET)

Don DeLillo: Underworld (Paperback, Italian language, 2008, Einaudi)

Un romanzo che fa esplodere la storia, i miti e la vita quotidiana dell’America del …

Non è che sia considerato un capolavoro per niente...

Una recensione no, non me la sento, ma lo consiglio a chi se lo sia perso. Il tema della spazzatura, delle armi, lo stile frammentario, un arco temporale di 50 anni tenuto insieme dalla storia di una palla da baseball, cimelio di una partita memorabile, personaggi storici e inventati, l'abilità assoluta, ma proprio assoluta, di servirsi delle parole.

Christian Salmon: La politica nell'era dello storytelling (Fazi) No rating

Lo storytelling, ovvero l'arte di raccontare storie che utilizza i principi della retorica e dell'oratoria, …

La narrazione si divora i politici

No rating

Si legge volentieri, dall'inizio alla fine, è un libro corto, veloce. È lucido e divertente e disperante e ci mostra come il combinato disposto di neoliberismo e nuove tecnologie stiano fagocitando la politica, con i suoi uomini costretti a essere personaggi eternamente in scena a intrattenere un pubblico, non un elettorato, in una narrazione permanente che sta decretando la loro stessa estinzione. Hollande, Clinton, Sarkozy, Bush, Blair, Berlusconi, Obama, Renzi, Monti, Zapatero, senza potere, tutti consapevoli che non possono risolvere nessuna crisi o dare seguito a una visione, ma possono solo rappresentarla, costretti all'esposizione permanente il cui unico orizzonte possibile è il recupero di qualche punto nei sondaggi sul gradimento, prima di estinguersi.

reviewed Storytelling by Christian Salmon

Christian Salmon: Storytelling (Italiano language, Fazi)

L'arte di raccontare storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa dell'uomo sulla terra …

Ancora attuale

Il libro è datato e ancora attuale. Mi piacciono per inclinazione i testi critici e catastrofisti e nel frattempo le cose sono peggiorate, per quanto riguarda lo storytelling. Salmon più recentemente ha scritto un libro su una delle sue applicazioni più odiose, ovvero quella per la politica, che sarà il prossimo libro che leggerò.

Byung-Chul Han: La crisi della narrazione (EBook, Italiano language, Einaudi)

Le narrazioni sono il tessuto connettivo delle nostre comunità e donano senso al mondo. Ma …

trasformare cianfrusaglie in beni preziosi

Come ho già detto, i libri di han sembrano i capitoli di uno stesso libro, processi di uno stesso discorso organico. Al netto di qualche ripetizione questo è un bellissimo capitolo. È sempre paradossale condividere (postare e mettere likes) sui lavori di Han che dimostrano quanto questa pratica sia autoriferita, ci isoli e sia una sottomissione volontaria e inconsapevole mascherata da libertà. Lo so. Devo comunque dirvelo: leggete (anche) questo suo libro.

reviewed Le non cose by Byung-Chul Han (Stile Libero Extra)

Byung-Chul Han: Le non cose (Italiano language, Einaudi)

«Non abitiamo piú la terra e il cielo, bensí Google Earth e il Cloud. Il …

Un elogio delle cose...

... potrebbe essere sorprendente, ma non lo è, anche se in qualche modo c'è in questo libro anche una sorta di affetto per gli oggetti. In realtà è ancora una volta una critica e una riflessione sull'immaterialità digitale. Sulla riduzione della materia a risorse e... I temi sono gli stessi - in questo Byung-Chul Han è ripetitivo- dei suoi libri successivi. Anzi, è proprio come leggere lo stesso libro, lo stesso discorso, pubblicato in dispense. Va bene, meglio che un timone, per me. Ho letto l'eBook (ho ricevuto un eReader a Natale). Comodo, certo. Per farvi capire di che parla (non parla solo di questo) il libro, non troverò questo libro nella mia libreria, non potrò prenderlo in mano (sulla mano e su come la intendesse Heidegger c'è un pippone, la parte debole del libro, a mio modo di vedere) e accedere ai ricordi nello stesso modo che posso fare …

Byung-Chul Han: La società senza dolore

Il mondo contemporaneo è terrorizzato dalla sofferenza. La paura del dolore è così pervasiva e …

Il dolore fa male ma non è un (e men che meno il) male

Ho letto prima Infocrazia, che mi è sembrato la prosecuzione del discorso fatto qui. Arguto, tagliente. Certo, accessibile. E cristallino? Si, ma un po' meno. In una manciata di pagine nel capitolo "ontologia del dolore" è un po' tecnico, specialistico e il senso di qualche frase ancora non sono sicuro di averlo afferrato bene. È un libro eccellente. Quella mezza stella in meno è solo per dire che Infocrazia è addirittura meglio.

Ai ferri corti (Italian language, 1998, NN)

C'è un aspetto ironico

C'è in aspetto ironico in questo testo, una specie di classico, sull'insurrezionalismo, classico relativamente recente (1998) rispetto a tutta quella roba anni 70. A leggerlo un po' mi sembrava più vecchio, un po' mi sembrava stucchevole nel suo stile centrosocialesco e sprezzante. Avete presente, lo sprezzo dei risoluti? Di chi pensa, non per chiarirsi le idee prima di andare a dormire, ma per stabilire come agire? Nonostante queste note che riguardano più che altro lo stile convince. Il fatto ironico sta che la tristissima post fazione, tristissima per i fatti che racconta, pur nel tentativo di difendere lo spirito del testo, immagino, finisce per mostrare un formidabile argomento per individuare i limiti effettivi che si presentano nella pratica. Si legge in un'oretta, forse meno.

reviewed Infocrazia by Byung-Chul Han (Stile Libero Extra)

Byung-Chul Han: Infocrazia (Paperback, Italiano language, Einaudi)

La digitalizzazione sta da tempo interessando anche la sfera politica e gli sconvolgimenti che produce …

Peccato solo che sia così corto.

Quando finisce, ci si rimane un po' male. Il testo è chiarissimo, semplice, che ho pensato subito che Guattari e compagnia facevano apposta a incasinare tutto. Ma non divaghiamo. Chiaro e semplice, dicevo ma arguto e intelligente, inattaccabile probabilmente. E poi le frasi. Una via l'altra tutte principali. Punto. Qualche paratattica al limite, pochissime subordinate. Il vocabolario non serve. Leggi una frase e pensi:, ah questa è da farci un quadretto! La frase dopo uguale, e poi ti accorgi che vale per ogni frase del libro. Da inserire immediatamente nei programmi scolastici e divulgare ovunque. Leggetelo. Sfido chiunque a dire che non sia un buon consiglio.

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Byung-Chul Han: Infocrazia (Paperback, Italiano language, Einaudi)

La digitalizzazione sta da tempo interessando anche la sfera politica e gli sconvolgimenti che produce …

appena iniziato, c'è n'è abbastanza per dire che dovrebbe essere nei programmi delle scuole e in qualche modo dovrebbe arrivare anche a chi non studia. Ogni frase che leggo penso:ah, sarebbe da condividere, ma anche no, non devo condividere un tubo, devo buttare lo smartphone nel cesso. Il libro spiega - in un modo così chiaro e semplice che dici: ma certo, è evidente!! - quanto la libertà (la brama) di comunicare, di essere visibili significhi farsi sorvegliare e lasciarsi modificare psichicamente e consegnarsi al dominio e consumare e rinunciare a cambiare alcunché. E tutte le implicazioni in questa brama di essere costantemente in vista (per es: il corpo: sottomesso al regno del bello, tocca fare fitness e palestra, visto che siamo sempre esposti). E non ho letto che qualche pagina.

Stephen Law: Believing Bullshit (Paperback, 2011, Prometheus Books)

This book identifies eight key mechanisms that can transform a set of ideas into a …

Semplice ma ok

Non rivelate tecniche persuasive che non conosciamo tutti quanti, tutte le tecniche degli imbonotori religiosi, politici, ecc. Pur applicandosi a vari ambiti, il libro sembra orientato soprattutto verso i tristi. Alla fine dimostra che non c'è nessun argomento valido che possa dare torto all'affermazione atea agnostica, se non al prezzo di dover tirare in ballo l'argomento scettico/ relativista che non si può affermare alcunché, quindi qualsiasi sciocchezza potrebbe essere falsa o vera tanto quanto il più rigoroso processo razionale. Le lettere di Berlocche ( un'imbrogliona di una setta che insegna a suo nipote a come irretire nuovi seguaci) pubblicate in appendice valgono il libro.