(nella mia edizione è "la svastica sul sole")
Reviews and Comments
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d10c4n3 started reading L'uomo nell'alto castello by Philip K. Dick
d10c4n3 reviewed Il complotto contro l'America by Philip Roth
d10c4n3 reviewed Le intermittenze della morte by José Saramago (Universale economica)
la morte, con profonda leggerezza
4 stars
Se ci pensate bene, se le persone non morissero, le conseguenze sarebbero terribili. Saramago mostra le reazioni che potrebbero avere le istituzioni, lo stato, la Chiesa, ecc. Questa parte, di critica sociale, sarcastica ma leggera, è quella che mi è piaciuta di più. Quando poi la morte decide di riprendere le attività, c'è una novità: avviserà le persone una settimana prima, e questo comporta nuovi dilemmi. Nella seconda parte, la morte è personificata in una bella donna che ha una relazione con un violoncellista solitario, e il libro prende una svolta intima e poetica.
Bello il tema (anche se ho preferito l'approccio scientifico sulle conseguenze dell'immortalità come le aveva affrontate Ronconi con il suo Infinities – il libro da cui ha tratto lo spettacolo non l'ho letto) ed eccellente la prosa. Generalmente non sono incline a tanta densità e ai periodi lunghi, ma questo stile unico (anche con l'uso non …
Se ci pensate bene, se le persone non morissero, le conseguenze sarebbero terribili. Saramago mostra le reazioni che potrebbero avere le istituzioni, lo stato, la Chiesa, ecc. Questa parte, di critica sociale, sarcastica ma leggera, è quella che mi è piaciuta di più. Quando poi la morte decide di riprendere le attività, c'è una novità: avviserà le persone una settimana prima, e questo comporta nuovi dilemmi. Nella seconda parte, la morte è personificata in una bella donna che ha una relazione con un violoncellista solitario, e il libro prende una svolta intima e poetica.
Bello il tema (anche se ho preferito l'approccio scientifico sulle conseguenze dell'immortalità come le aveva affrontate Ronconi con il suo Infinities – il libro da cui ha tratto lo spettacolo non l'ho letto) ed eccellente la prosa. Generalmente non sono incline a tanta densità e ai periodi lunghi, ma questo stile unico (anche con l'uso non convenzionale della punteggiatura, dialoghi integrati come fa anche McCormack, e la voce narrante intrusiva che interviene a rompere la quarta parete) è parte fondamentale della bellezza di questo testo.
d10c4n3 reviewed Chip War by Chris Miller
La Cina vuole Taiwan, ma l'interdipendenza globale...
4 stars
Miller racconta in modo chiaro come i semiconduttori abbiano plasmato l’economia e la geopolitica globale. Attraverso le grandi rivalità dell’industria: dal confronto Giappone-USA degli anni Ottanta alla sfida odierna tra Stati Uniti e Cina, evidenziando il ruolo cruciale della tecnologia nei rapporti di forza internazionali. Analizza il fallimento sovietico nella microelettronica, un tema che aiuta a comprendere il divario tecnologico emerso durante la Guerra Fredda. Inoltre, esplora il legame tra semiconduttori e sicurezza nazionale, dimostrando come il settore, pur essendo meno dipendente dalla difesa rispetto al passato, mantenga un ruolo strategico.
d10c4n3 reviewed Le tre stigmate di Palmer Eldritch by Philip K. Dick (Oscar moderni. Cult)
Forse dio è solo uno squallido e perfido spacciatore di vita eterna.
5 stars
Una guerra tra imprenditori in una società che adora oggetti di plastica con venerazione religiosa, che sopravvive grazie alla droga, mentre realtà e allucinazioni si compenetrano e nascono sospetti e interpretazioni mistiche di tutto quanto... Forse dio è solo uno squallido e perfido spacciatore di vita eterna. Non si sa, finale aperto. Da leggere.

Debito by David Graeber (La cultura, #770)
“Debito” è il racconto di 5000 anni di rapporti di forza, disuguaglianze e mutamenti politici letti attraverso la lente dei …
d10c4n3 finished reading Debito by David Graeber (La cultura, #770)
Non sapevo che la storia classica secondo cui il baratto avrebbe preceduto l'uso della moneta fosse una balla colossale. Nessuno scambiva maiali con scarpe, o roba del genere (in effetti è difficile da immaginare). La moneta in realtà è stata inventata per per permettere allo stato di riscuotere le tasse e finanziare gli eserciti. Il lavoro di Graeber è come al solito incredibilmente documentato e approfondito, allo stesso tempo è presentato in modo accessibile ai profani. Insiste anche parecchio sulla distinzione tra libero mercato e capitalismo, spiegando come quest'ultimo necessiti dell'intervento statale per funzionare, mentre il primo no. Una lettura che non solo rettifica molte convinzioni tanto comuni quanto false sull'economia, soprattutto chiarisce come il concetto di debito abbia influenzato profondamente le strutture sociali e morali.
d10c4n3 reviewed Happycratie by Eva Illouz
d10c4n3 finished reading Happycratie by Eva Illouz
Il pensiero positivo e le frasi motivazionali mi sono risultati sempre deprimenti e irritanti a livello epidermico, intuendone la fastidiosa base ideologica, che è più strutturata e radicata di quanto immaginassi.
d10c4n3 rated I dannati della terra: 3 stars

I dannati della terra by Frantz Fanon (Piccola biblioteca Einaudi)
Nel libro prendeva corpo la straordinaria tensione tra l’urgenza di offrire una prospettiva politica alle lotte di liberazione del Terzo …
d10c4n3 finished reading I dannati della terra by Frantz Fanon (Piccola biblioteca Einaudi)
Sarà un po' che il libro è stato scritto in un'altra epoca, che è è un po' ripetitivo e che non si capusce bene come sono organizzati i contenuti e ci ho messo un bel po' a finirlo. Non che mi sia dispiaciuto. La mia parte preferita la conclusione, in cui gli autori invitano il Terzo Mondo indipendente a non voler seguire l'esempio dell'Europa. Una ex colonia l'ha fatto, gli Stati Uniti, e hanno sviluppato le tare, le malattie e la disumanità europee in modo disastroso.
d10c4n3 reviewed Per una storia dei bisogni by Ivan Illich
Inascoltato
4 stars
Il punto non è tanto trovare una soluzione industriale, tecnica, che renda i i nostri consumi di energia, velocità, merci, ecc. sostenibili a livello ambientale. Il punto è che oltre un livello critico (abnormemente surclassato rispetto a quando il libro è stato pubblicato) questi consumi sono dannosi a tutti i livelli. Non c'è bisogno di renderli sostenibili se non li riportiamo nello stretto intervallo che sta tra "l'abbastanza e il troppo".
d10c4n3 reviewed La democrazia non esiste by Piergiorgio Odifreddi
Il titolo, una sentenza della logica. Perfetto per l'educazione civica
4 stars
La democrazia non esiste, lo vediamo in pratica e c'è lo dimostrano la logica e la matematica. Purtroppo dimostrare non basta per convincere e gli ingenui, non sapendo che la cosa era impossibile, la fecero, per dirla con Bertrand Russel.
Appunto
3 stars
Il libro è stato scritto verso la metà del 1500. Lo sgomento di fronte al fatto che le persone non solo tollerano il dominio, la scelgono. Mi piace che l'autore sottolinei che basterebbe solo la volontà di rifiutare il dominio per riavere la libertà, non la rivoluzione. Non si tratterebbe di fare nient'altro che smettere di sostenere il dominio. Avremmo già vinto, ma non vogliamo. Sono vicino politicamente, per così dire, all'autore, perché non chiama all'azione per una liberazione. Guarda incredulo l'umanità che subisce il dominio e le sta bene cosi. Sì limita a questa considerazione. Ed è talmente assurdo che non sa che farci, perché questa situazione, di un'umanità che sceglie di essere schiava quando basterebbe solo volere la libertà per averla, fa vacillare l'idea che ci si possa fare qualcosa.