Un’opera che porta chiunque a interrogarsi sui propri desideri e identità, aprendo nuovi orizzonti e trasmettendo una gran voglia di vivere e un irrinunciabile senso di libertà.
«Un libro bello e importante. Nitido, energizzante e molto divertente. È stato tra i primi romanzi contemporanei a trattare la storia di una donna trans in modo complesso e sfumato, senza fare affidamento sulla transizione per lo slancio narrativo o trattandola come un lieto fine garantito.» - Lily Mayer, The Atlantic
«La forza – enorme – di questo romanzo sta qui, nella capacità di Imogen Binnie di rendere una donna trans un personaggio del tutto normale, slegato, nel suo arco narrativo, dalla sua condizione di trans, e invece raccontato nella sua sola dimensione umana.» - Alessandro Tacchino per Maremosso
«Se Nevada ha un merito è quello di farci comprendere una volta di più che "il mondo non ha una norma: la vita va …
Un’opera che porta chiunque a interrogarsi sui propri desideri e identità, aprendo nuovi orizzonti e trasmettendo una gran voglia di vivere e un irrinunciabile senso di libertà.
«Un libro bello e importante. Nitido, energizzante e molto divertente. È stato tra i primi romanzi contemporanei a trattare la storia di una donna trans in modo complesso e sfumato, senza fare affidamento sulla transizione per lo slancio narrativo o trattandola come un lieto fine garantito.» - Lily Mayer, The Atlantic
«La forza – enorme – di questo romanzo sta qui, nella capacità di Imogen Binnie di rendere una donna trans un personaggio del tutto normale, slegato, nel suo arco narrativo, dalla sua condizione di trans, e invece raccontato nella sua sola dimensione umana.» - Alessandro Tacchino per Maremosso
«Se Nevada ha un merito è quello di farci comprendere una volta di più che "il mondo non ha una norma: la vita va dove vuole."» - Il Fatto Quotidiano
Maria è una ragazza trans che vive a New York e lavora come commessa in una libreria. Impantanata in una relazione ormai spenta e insoddisfatta su più fronti, un giorno scopre di essere stata tradita dalla fidanzata e poco dopo perde pure il posto di lavoro. Fedele alle proprie idee punk rock, decide allora di partire per un viaggio in auto verso il Pacifico. Comincia così un roadtrip che porterà la protagonista nelle profondità dell’America e di se stessa, anche grazie all’incontro con James, un ragazzo che sta vivendo i suoi stessi dubbi e problemi. Spassoso, dolcissimo, ma anche di una profondità e sensibilità disarmanti, Nevada è uno spaccato di vita trans che è diventato oggetto di culto negli Stati Uniti. Un’opera che porta chiunque a interrogarsi sui propri desideri e identità, aprendo nuovi orizzonti e trasmettendo una gran voglia di vivere e un irrinunciabile senso di libertà.
A vital read to understand transfems and our literature.
4 stars
I was put onto this by the Transfeminine Review, and goodness am I glad. Much of what it has to say about queer community and how it treats trans women is still relevant today, and there are times it felt like my life was put on the page- like someone had read my mind! Maria is a window into our community- its no wonder this was a breakout hit. She's not likeable, at times- just like me and the girls I know aren't. She's genuine and a better character for it, a reflection for the world to see, but more importantly for girls like us to see.
It's not quite perfect- its a little overly self conscious and the writing can be emotionally disconnected- but at the same time that's very fitting for what Nevada is trying to be.
Definitely recommend
Ho letto il romanzo tutto di un fiato, o quasi. E’ scritto in maniera semplice ma ti prende nella sua semplicità e scorre molto bene anche se affronta tematiche che non sono abituato a trattare. Risulta però molto particolare il modo di scrivere: non ci sono dialoghi evidenti e a volte passa dalla terza persona alla prima persona e li capisci che sono dialoghi introspettivi.
Tornando ai temi, posso dire che li conosco per sommi tratti (quello che la cultura popolare ci insegna) e Arizona spesso mi è sembrato un libro quasi dedicato all’educazione (a tratti, un testo attivista ma che racconta anche di un percorso di formazione) più che all'intrattenimento. Romanzo non mi sembra, infatti, la parola adatta ma sembra quasi un longform di un blog.
Quello che ho capito alla fine della lettura è stato che io non ne avevo capito molto prima, e che forse non ne …
Ho letto il romanzo tutto di un fiato, o quasi. E’ scritto in maniera semplice ma ti prende nella sua semplicità e scorre molto bene anche se affronta tematiche che non sono abituato a trattare. Risulta però molto particolare il modo di scrivere: non ci sono dialoghi evidenti e a volte passa dalla terza persona alla prima persona e li capisci che sono dialoghi introspettivi.
Tornando ai temi, posso dire che li conosco per sommi tratti (quello che la cultura popolare ci insegna) e Arizona spesso mi è sembrato un libro quasi dedicato all’educazione (a tratti, un testo attivista ma che racconta anche di un percorso di formazione) più che all'intrattenimento. Romanzo non mi sembra, infatti, la parola adatta ma sembra quasi un longform di un blog.
Quello che ho capito alla fine della lettura è stato che io non ne avevo capito molto prima, e che forse non ne ho capito molto di più adesso. Ci sono un sacco di termini che dovrei assimilare per non sbagliare e offendere nessuno.
Quello che mi sembra di intravedere, anche dai dialoghi dei personaggi e dalla introspezione di Maria e di James, è che il tema è confuso anche per chi vive queste esperienze di transizione, o almeno all’inizio, ma poi una volta chiarito se provano a spiegarlo agli altri risulta davvero complesso e arzigogolato. Certamente libri come questo possono servire ad accrescere la consapevolezza di un mondo che è emarginato e complesso anche se devo dire che il modo a tratti volgare (scritto come se fossero ragazzacci di strada) in cui è stato scelto di scriverlo non lo mette sotto una buona luce.
Per finire, mi aspettavo un finale chiuso e non appeso così (metafora del fatto che i loro problemi non finiranno mai?). Si capisce che alla fine James non si è accettato, ma non si sa nulla di Maria. Il titolo Nevada alla fine si riferisce solo alla seconda parte del libro (dove, come detto, si tenta di evangelizzare per forza James) che secondo me è anche la parte più marginale (anche se molto più scorrevole) perchè risultano molto più interessanti le riflessioni di Maria nella prima parte.