twisterrm reviewed Nevada by Imogen Binnie
Illuminante
4 stars
Rimetto la recensione al gruppo di lettura su discuti.gatti.ninja
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Ne discuteremo come libro del mese del club di lettura su discuti.gatti.ninja
Un libro che forse non ho capito io, nonostante recensioni quali "Il miglior libro scritto in Inghilterra negli ultimi 20 anni" a me non ha impressionato, l'ho trovato alquanto insipido, sono storie di donne che coprono circa 1 secolo di storia, storie di femministe, rappresentanti del mondo lgbtqa, il filo conduttore è molto labile e le storie sono di per se prive di particolari interessanti che ti fanno dire "voglio proprio vedere come va a finire", una fatica immane portarlo a termine.
Sconosciuti e stranieri in famiglia, quale famiglia poi?
Lascio i commenti e la recensione per il gruppo di lettura discuti.gatti.ninja/t/l-arminuta-libro-di-agosto-2023/43/7
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Un’aria di tristezza pervade tutto il racconto, piacevole nella lettura, affrontando temi abbastanza spinosi, senza troppi giri di parole, parlando di abbandono, amicizia, povertà, famiglia e soprattutto famiglie atipiche, paure degli “adulti” più che degli adolescenti che affrontano una prova di maturità importante, portandoci tra la Bolivia rurale e l’Italia.
Content warning Spoiler su finale
A me non è piaciuto, lo ho trovato anche un pochino insulso. La scrittura, nonostante di inizio secolo quindi sulla carta piena di “svolazzi”, mi è sembrata molto sempliciotta con periodi banali e alquanto noiosi. Non ho sentito la tensione come non ho sentito quella che poteva (e doveva) essere la disperazione dei malcapitati, non è possibile che almeno fino ai primi 3 omicidi questi tizi continuino a condurre un’esistenza quantomeno normale. C’erano stati maestri della tensione narrativa, basti pensare a Poe, Doyle, Lovecraft, i primi 2 molto più vecchi e l’ultimo quasi contemporaneo. Il finale è quantomeno approssimativo e pieno di buchi narrativi, come già fatto notare da @yaku rispetto alla tendina sparita che Armstrong non nota minimamente, ad un’impiccagione insulsa rispetto alla salvezza agognata, si potrebbe dire sensi di colpa ma non traspare minimamente da una narrazione frettolosa. Quando Wargrave esce da casa e poi per simulare qualcuno entrato dalla finestra rompe la stessa lo fa dall’interno, un poliziotto come Blore avrebbe notato palesemente che i residui dei vetri si sarebbero trovati fuori e non dentro. È tutto molto raffazzonato, se poi ci mischiamo anche il razzismo, la misoginia (nonostante sia scritto da una donna) e il classismo (c’è un periodo agghiacciante in cui Lombard si riferiche e Rogers come «Splendido esemplare, il perfetto domestico. Continua il suo lavoro come se niente fosse» neanche stesse parlando di un cane ad una mostra) sarebbe stato un libro che avrei lasciato a marcire sul mio comodino dopo poche pagine, nonostante la brevità. Interessante sarebbe stato se alla fine ci fosse stato un colpo di scena dove le donne e i domestici avessero avuto la loro rivalsa sugli altri come se fosse una critica sociale, ma così non è.
Un libro sull'attesa, ma anche sul servilismo, Drogo è un piccolo uomo che non sa pensare con la sua testa e prendere decisioni ferme, si fa inglobare dalla "sicurezza" di una vita scandita da ritmi, lontana da qualsiasi tentazione, cambiamento e dinamismo che lo potrebbero portare a decidere e a cambiare. In attesa di qualcosa che possa dare alla sua vita un senso, una morte da eroe o un solo dire "io c'ero". Posto poi chinare il capo ed essere deluso anche quando poteva essere almeno spettatore.
Il libro non mi è particolarmente piaciuto ma mi ha trasmesso quel senso di inadeguatezza, costrizione e mancanza di volontà.
Un libro recensito sempre con un ritardo mostruoso. Divertente ma al tempo crudo e "ruvido". I personaggi principali sono molto ben caratterizzati e la storia è piacevole, un po scontato, nel senso che essendo un giallo mi sarei aspettato un colpo di scena meno telefonato, si capisce ben prima della fine chi è "l'assassino". Riesce però ad essere leggero nonostante gli omicidi siano piuttosto "pesanti".