Reviews and Comments

topofila

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Amo le frasi che non si sposterebbero di un millimetro neanche se le traversasse un esercito. Virginia Woolf, "La stanza di Jacob"

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Mariette Navarro: Ultramarino (Paperback, Italiano language, La Nuova Frontiera) 5 stars

Ci sono i vivi, i morti e quelli che vanno per mare. Tutto ha inizio …

Ultramarino

5 stars

Una comandante, figlia di un comandante, che a una vita da terrestre non ci ha mai nemmeno pensato. Un cargo, tonnellate di metallo, che attraversa l’Oceano Atlantico.

Una richiesta.

"non è che potremmo, ehm, dico sul serio, spegnere i motori, mettere a mare le scialuppe e concederci un bagnetto?"

E una crepa, un’infiltrazione.

"Nel gesto conosciuto, il gesto del lavoro, nel gesto ripetuto ogni giorno si è insinuato uno spazio. Un piccolissimo spazio bianco fino ad allora inesistente, un secondo di sospensione. E in quel secondo di sospensione, in quel secondo impreciso, tutta la vita a venire si è infilata dentro, si è messa comoda, e a dipanato le sue conseguenze."

Cristina Rivera Garza: L’invincibile estate di Liliana (Paperback, SUR) 5 stars

Il 16 luglio del 1990, a Città del Messico, Liliana Rivera Garza fu vittima di …

Le parole

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L’invincibile estate di Liliana di Cristina Rivera Garza è un memoir, è biografia e autobiografia. È un romanzo, ma è una storia vera. È ri-costruzione e de-costruzione. È un saggio e un manifesto. È una ricerca, intima e profonda e insieme universale ed esposta. È ricongiungimento. Amore, rabbia, dolore. È desiderio, passato presente futuro.

Eppure non accade niente in questo libro. Niente eccetto la vita. Tutta la vita di Liliana, la vita di Cristina. Nascere, crescere, scoprire, nuotare, scrivere, amare, viaggiare, cambiare, sbagliare, tacere. Accade la vita, e succede la morte, soprattutto. Non smette di succedere.

Accade la vita, la sua, la tua, la mia.

L’unica differenza è che noi non abbiamo incontrato un assassino.

Il dolore che certe pagine, certe frasi, certe parole provocano è lancinante. Il fiato si sottrae al suo naturale movimento. Si sospende, si assenta. Come si dovesse creare un vuoto sufficientemente ampio da poterlo accogliere, …

Kathy Acker: Sangue e viscere al liceo (Paperback, LiberAria) 4 stars

Tradotto da Claudia Durastanti

Janey è solo una ragazzina, ma le tocca in sorte un …

Sangue e viscere al liceo - Kathy Acker

3 stars

Disarticolato. Ecco la prima parola che mi viene in mente se penso al romanzo Sangue e viscere al liceo di Kathy Acker.

Disarticolazione, narrazione scomposta, assemblaggio di strutture e strumenti di comunicazione che potrebbero non combaciare, che invece concorrono a tessere una trama, e insieme ci restituiscono Janey. Protagonista assoluta, dea ex machina.

Prosa, poesia, teatro, disegno, mappe. Manipolazione del mezzo.

Tutto passa attraverso il corpo, filtro caleidoscopio che sulla carta descrive la vita come fossero frammenti di vetro colorato. Sporco. Tutto passa attraverso l'io e attraverso tutte le forme narrative che possono contenerlo. Contenere e narrare Janey.

Kathy Acker parla una linga viva, una lingua in movimento. Una lingua sporca. Una lingua alla ricerca di qualcosa. Un senso, l'amore, la fine del dolore, la sospensione della tragedia, un luogo in cui poter essere.

"Quando l'orologio iniziò a indicare le cinque (del mattino) Janey era al limite e allora uscì …

Reni Eddo-Lodge: Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche (Paperback, Italiano language, E/O) 5 stars

Un'esplorazione ad ampio raggio degli inestricabili legami che intercorrono fra razza e classe sociale, storia …

Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche

5 stars

Si legge nell’introduzione:

[...] All’epoca non mi ero resa conto che, senza volere, avevo scritto una lettera di addio alla bianchezza, sancendo la nostra rottura definitiva. [...]

Nelle pagine di Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche c’è scritto dentro tutto quello che l’autrice potrebbe dire sul razzismo che permea l’esistente se dall’altra parte non si sentisse ripetere da bocche aperte e corpi agitati “Non tutti i bianchi! Non tutti i bianchi! Non tutti i bianchi! Non tutti i bianchi!”.

Reni Eddo-Lodge ci parla non solo del razzismo esplicito, quello facile da riconoscere, quello becero o quello ancora più esplicito dell’estrema destra, ma del razzismo strutturale, del razzismo ambiguo, sfuggente, che ti fa dubitare di te stesso. Il razzismo delle persone per bene. E ci racconta del razzismo di una nazione, la Gran Bretagna, di cui si è costruita un’immagine, non aderente alla realtà, di integrazione e …