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Tecnofeudalesimo. by Yanis Varoufakis
Che fine ha fatto il capitalismo? Quasi nessuno se n’è accorto, ma il sistema economico che per secoli è stato …
"Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. Alla sua gestione. All’umanità che ne scaturisce. A costruire un’identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell’apparire, del diventare…. A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco. Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…" - PPP
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Che fine ha fatto il capitalismo? Quasi nessuno se n’è accorto, ma il sistema economico che per secoli è stato …
(Libro del giorno primo maggio 2025 a Fahrenheit: www.raiplaysound.it/audio/2025/05/Fahrenheit-del-01052025-ab38e88d-13c7-456a-8c1f-a93b70d6ee0f.html?ts=368 + libro del mese di …
Una immersione totale nel mondo della ristorazione, ma "dall'altra parte": quella di chi ci lavora.
E' l'esperienza viva di un italiano, emigrato a Vienna, che da neofita si inserisce man mano nei meccanismi del lavoro come cameriere. Ne scopre presto le durissime condizioni e, man mano, i modi per sopravvivere. Un libro pieno di un'umanità tumultuosa, di solidarietà tra colleghi e di datori di lavoro impossibili. ... con un pizzico di Magia.
Si legge d'un fiato.
(Libro del giorno primo maggio 2025 a Fahrenheit: www.raiplaysound.it/audio/2025/05/Fahrenheit-del-01052025-ab38e88d-13c7-456a-8c1f-a93b70d6ee0f.html?ts=368 + libro del mese di …
Il percorso lavorativo come cameriere di un italiano emigrato a Vienna nel mondo della ristorazione. Non vedrete più un ristorante e chi ci lavora con gli stessi occhi.
(Libro del giorno primo maggio 2025 a Fahrenheit: www.raiplaysound.it/audio/2025/05/Fahrenheit-del-01052025-ab38e88d-13c7-456a-8c1f-a93b70d6ee0f.html?ts=368 + libro del mese di …
L'esperienza viva nel mondo della ristorazione di un italiano a Vienna.
A cura di Sara Sullam.
«Potrei rivoluzionare il genere biografia in una notte»: così scrive Virginia Woolf a Vita Sackville-West, …
Le grandi multinazionali della consulenza – McKinsey, Bcg, Deloitte, Kpmg, PwC e poche altre – hanno conquistato in breve tempo …
Sicilia, 1943. Paolino Rasura ha sette anni. Per sfuggire alle prepotenze di un gruppo di ragazzini, accetta di fare una …
Sicilia, 1943. Paolino Rasura ha sette anni. Per sfuggire alle prepotenze di un gruppo di ragazzini, accetta di fare una …
@topofila Splendido! Anche Galletta, a cui l'ho inoltrata, ha molto apprezzato. E' proprio così vorresti non finisse mai, ma purtroppo l'infanzia, come tutte le cose, finisce. Vedi 'Malotempo '.
Un romanzo in cui l'esperienza di lavoro (l'autrice è ingegnera con la stessa specializzazione della protagonista) e di vita personale si confrontano e si scontrano, i dubbi si accumulano in una accelerazione progressiva. Sorprendente (le aspettative di solido realismo del lettore vengono puntualmente smentite) e affascinante.
Mentre lo leggi pensi che possa andare avanti all’infinito, alimentandosi di questa lingua ibrida che gioca sui sensi e con i sensi.
Tessera dopo tessera Veronica Galletta costruisce i vènti di terra e vènti di mare, le ciucertole che sbucano dai taschini, le ingiurie. Un bambino che risponde ad un cieco, che è anche sordo, stringendogli la mano una volta per il sì e due volte per il no.
È tutto vivo in Pelleossa, anche le cose e le case. Anche i fantasmi e chi non c’è più. Vivono anche i sogni che hanno delle cose da dirti se li vuoi e si li riesci ad ascoltare. Vive, a modo suo, il paese di Santafarra, vivono la Casa Verde e la Cava d’Istrice, Il Camposanto Novo e la Fabbrica dei Pisci. Le reti da pesca, i cesti intrecciati. La nebbia che sale.
E il sud. Il sole che bombarda, la …
Mentre lo leggi pensi che possa andare avanti all’infinito, alimentandosi di questa lingua ibrida che gioca sui sensi e con i sensi.
Tessera dopo tessera Veronica Galletta costruisce i vènti di terra e vènti di mare, le ciucertole che sbucano dai taschini, le ingiurie. Un bambino che risponde ad un cieco, che è anche sordo, stringendogli la mano una volta per il sì e due volte per il no.
È tutto vivo in Pelleossa, anche le cose e le case. Anche i fantasmi e chi non c’è più. Vivono anche i sogni che hanno delle cose da dirti se li vuoi e si li riesci ad ascoltare. Vive, a modo suo, il paese di Santafarra, vivono la Casa Verde e la Cava d’Istrice, Il Camposanto Novo e la Fabbrica dei Pisci. Le reti da pesca, i cesti intrecciati. La nebbia che sale.
E il sud. Il sole che bombarda, la luce di mezzoiorna che si abbatte. Il mare che influenza gli odori e i colori, e anche gli umori, non importa se appartieni ai Terragni o ai Sali. Il sud con un altro tempo, quello lento ma costante, quello della terra, quello che scorre una stagione dopo l’altra. E proprio sulle stagioni che passano si dipana il tempo di questa storia. Il tempo presente, il tempo passato, che è sempre meno lontano di quanto sembri, ché forse il tempo è una spirale, e passato e presente finiscono per toccarsi.
Pelleossa di Veronica Galletta è la storia dei pinsèri ntorcinati come i rami dell’alivo saracino, pinsèri strangi che non si riescono a districare. E parole che a volte rimangono impigliate fra le ciglia.