Reviews and Comments

Il "babbo Natale" di Discworld è in pericolo, loschi figuri lo vogliono morto. Ma non può morire, pena lo sconvolgimento dell'intero mondo. Chi meglio di Morte può sostituirlo per non fare morire questa speranza? E chi meglio di sua nipote, Susan, può aiutarlo a svelare il mistero e salvare il "Natale" e l'intero mondo disco?

"Beatrici è uno spettacolo-laboratorio tenutosi al teatro dell'Archivolto, a Genova, in cui cinque giovani attrici di talento hanno messo in scena monologhi inediti". Così recita la nota finale dell'autore.
Molto probabilmente visto recitare a teatro può avere un suo fascino, ma la lettura lascia veramente poco.

Morte attraversa un'altra crisi, ma questa volta il mondo non impazzisce per la sua assenza perché c'è già qualcuno destinato a sostituirlo: la sua nipotina. Così Susan, una "normale" ragazza si trova ad prendere servizio proprio nel momento che una strana musica inizia ad impazzare per la Discworld. Una musica che pare tenere in vita il suo musicista al prezzo di consumarlo, una cosa che Susan non può accettare.

E se Morte smettesse di fare il suo lavoro? Non solo, ma se addirittura iniziasse a vivere sapendo di dover a sua volta morire, cosa succederebbe? E se nel frattempo il posto di Mietitore restasse vacante?
Questo libro si snoda su due filoni, uno in Ankh-Morpork, dove l'eccesso di vita lascia un anziano mago non morto e inizia ad animare gli oggetti che mirano alla nascita di un nuovo "mostruoso" essere vivente.
Sull'altro fronte Morte che impara a vivere in una tranquilla cittadina di campagna, mentre si accorge che così inizia a temere colui che prenderà il suo posto.

Forse un po' meno satirico ed un po' più romanzo rispetto agli altri di Discworld, in questo libro incontriamo una Morte strana, quasi amichevole. Una Morte che, in preda ad un sentimento che non sa chiamare tristezza, cerca un aiutante per prendersi una pausa.
Questo aiutante sarà Mort, un normale ragazzo un po' sgraziato negli atteggiamenti che prenderà molto sul serio questo nuovo lavoro.
Purtroppo lui ha alle spalle un passato da umano, i suoi sentimenti gli impediranno di avere il distacco richiesto dal suo nuovo lavoro. Cosa fare quindi se la Morte si rifiuta di portare via una persona quando è giunta la sua ora? Avviene uno strappo alla realtà che va in qualche modo sanato...

Sarcastico e pungente come suo solito, Pratchett in questo libro fa una riflessione satirica sulle religioni ed i finti profeti.
Un piccolo dio caduto in disgrazia a causa della carenza di credenti, si ritrova senza poteri ed imprigionato nella forma di una tartaruga. Inizia quindi ad affrontare una pericolosa avventura col suo unico credente rimasto (Brutha) nel mezzo di una guerra santa voluta dalla sua stessa chiesa che, ormai snaturata, presta più attenzione alla rigida gerarchia piuttosto che alla fede stessa.

È la raccolta delle vignette del blog, quindi molte le conoscevo già perché lette online.
Tuttavia, si trovano delle storielle a colori inedite che interfogliano la raccolta. Queste storie portano avanti una trama e trasmettono una morale che fa valer la pena di rileggere, sotto un nuovo punto di vista, le storie già conosciute.

La storia di Josh e Sophie volge al termine. In questo libro la guerra contro gli antichi signori che vorrebbero tornare arriva al culmine, combattuta su un fronte nel passato per provocare la caduta di Danu Talis e sull'altro nel presente ad Alcatraz per contenere i mostri che stanno per essere liberati.
Ovviamente quando c'è di mezzo destino, predestinazioni e viaggi nel tempo è difficile far quadrare tutti i punti. C'è da dire che nel complesso la chiusura del romanzo lascia soddisfatti visto che tutti i principali punti aperti vengono spiegati o risolti.

Continua la storia dei gemelli, narrata su due fronti: da un lato il presente con i mostri che stanno per essere liberati ad Alcatraz, dall'altro a Danu Talis dove si sta preparando la battaglia finale e si stanno rivelando dettagli e segreti di un piano millenario.
Josh ha tradito, i Flamel sono allo stremo ed hanno ormai le ore contate e vecchi rancori vengono messi da parte per far posto a nuove alleanze contro i nemici comuni.
Il libro si conclude con un colpo di scena disarmante che apre infinite nuove possibilità per l'ultimo capitolo della saga.

Il libro è una storia breve che si innesta tra il secondo ed il terzo libro della serie "La biblioteca dei morti".
La lettura è scorrevole e racconta di un investigazione condotta da Will riguardo la scomparsa del figlio neonato del candidato più favorito alle presidenziali.
La storia è anche intrigante, ma purtroppo è totalmente inutile ai fini della saga: infatti non emergono nuove informazioni riguardo la biblioteca di Vectis.

Simpatico ed interessante, usa le imprese dei supereroi per spiegare concetti fisici. Partendo dalla meccanica classica per arrivare alla relatività, il tutto sempre spiegato in modo discorsivo mantenendo la promessa fatta ad inizio libro di non usare mai nulla di più complicato di semplice algebra elementare.
Un buon ripasso per chi ha già studiato un po' di fisica o un modo divertente per avvicinarsi a questo mondo fantastico per chi ne è a digiuno.
Magari è più un libro da leggere un capitolo ogni tanto piuttosto che tutto d'un fiato, ma comunque lo stile giocoso fa si che raramente diventi pesante.

Mi capita spesso di finire i libri di Benni e doverci pensare qualche giorno prima capire quanto mi sia piaciuto, ma in questo caso è sato più difficile del solito. Il libro è difficile da inquadrare: è un giallo, ma senza le tradizionali investigazioni; c'è invece la tipica e pungente critica alle dinamiche della nostra società.
Lo stile invece è reso complicato dai frequenti flussi di pensieri dei vari personaggi che rendono intricato il filo logico.
In generale direi che non mi ha entusiasmato, ma forse solo per l'amarezza che traspare dalla storia.

Bello. Conoscevo Zerocalcare per il suo blog, ma ammetto che non sempre trovavo i fumetti che pubblica online ad un livello tale da convincermi ad acquistare un suo albo. Devo ammettere di essermi però felicemente ricreduto.
Questo albo alterna tante piccole storie, portando avanti però pian piano un filone comune che svolge la sua trama principale tra i ricordi di un'amica ed "il guardiano del tempismo".
In più punti riesce a strappare una risata ed in più punti una lacrimuccia, ma sempre col giusto equilibrio tra i due sentimenti.

Non c'è niente da fare, tanto mi piacciono i romanzi di Benni e tanto mi lasciano perplesso i suoi racconti brevi.
In questo libro sono raccolti una serie di racconti surreali, ambientati per lo più in un clima di guerra o di regime dittatoriale, che scorrono come l'acqua fresca: non troppo pesanti ma comunque senza lasciare un grosso segno.
I due racconti che mi hanno colpito maggiormente sono: "L'uomo puntuale", dove la vita vissuta come "un inferno di solitudini immeritate" porta un uomo troppo puntuale ad un gesto di estrema vendetta; ed "Il re moro", un racconto veloce ma con una comicità surreale che riesce a strappare un sorriso;