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matematto divagatore, ascendente Wikipedia

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Norbert Herrmann: The Beauty of Everyday Mathematics (EBook, 2012, Springer-Verlag Berlin Heidelberg)

Review of 'The Beauty of Everyday Mathematics' on 'Goodreads'

Il titolo del libro faceva pregustare qualcosa di piacevole, e bisogna dire che il tono con cui Herrman scrive è indubbiamente piacevole.
Però se devo dirla tutta il libro non è che mi sia piaiuto. Mettiamola così: dal mio punto di vista il titolo che avrei dato è qualcosa tipo "The Beauty of Everyday Physics": la matematica c'è sì ma sotto forma di formulacce che non finiscono più... il che è normale, nessuno ha mai pensato che la matematica di questo tipo fosse semplice, però fa venire poca voglia di seguire il testo, anche perché comunque a volte sembra di essere nella barzelletta che fa l'approssimazione dei cavalli sferici :-) (mi riferisco ai problemi sul parcheggio, per la cronaca).
Ci sono alcuni problemi venuti forse meglio, come l'ultimo sulla sovrapposizione dei sottobicchieri per la birra - ricordatevi che Herrmann è tedesco, e su queste cose è un esperto - …

Neal Stephenson: The Diamond Age (1998, Penguin Books Ltd)

The story of an engineer who creates a device to raise a girl capable of …

Review of 'The Diamond Age' on 'Goodreads'

Neal Stephenson è uno a cui piace scrivere, il che significa che scrive tanto, troppo. Se si aggiunge il fatto che io lo leggo in inglese e che questo era il "libro da palestra" per rilassarmi tra una serie di esercizi e l'altra, capirete come mai ci ho messo quasi due anni per finirlo, e solo perché alla fine ci ho dato una botta a casa.
La fantascienza di Stephenson in questo libro, come nel precedente Snow Crash è sicuramente di tipo hard: in questo futuro nemmeno troppo lontano la tecnologia è incredibilmente avanzata, e in contrasto si ritorna a un formalismo nei rapporti umani... beh, la maggior parte della gente a dire il vero si scanna, e le prime 50 pagine, come anche le ultime, non sono per stomaci deboli. Però ci sono alcuni gruppi, come i cinesi neoconfuciani e gli angloamericani neovittoriani, per cui il formalismo è in …

Martin Gardner: Order and surprise

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Martin Gardner non ha scritto solo libri di matematica divulgativa. Questo vecchio volume raccoglie per esempio una serie di articoli - soprattutto recensioni nella seconda parte, più legati agli scrittori per l'infanzia nella prima parte - che toccano la matematica solo tangenzialmente, nel senso che in alcuni saggi si parla di Lewis Carroll e c'è una recensione (negativa) del libro The Mathematical Experience di Davis e Hersh e una (abbastanza positiva) di Adventures of a Mathematician di Stanislaw Ulam.

Nel libro si scopre una passione incredibile di Gardner per Frank Baum e i libri del Mago di Oz, con una sua lotta contro l'establishment americano che non li teneva in biblioteca perché "non sono libri che fanno bene ai bambini"; si legge della sua lotta contro la pseudoscienza - interessante l'ultimo saggio, quello sulle "scimmie intelligenti" con il debunking molto semplice; ci sono anche delle chicche, come la recensione di …

George Szpiro, George G. Szpiro: La matematica della democrazia (AudiobookFormat, Italian language, 291, Bollati Boringhieri)

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Forse avete sentito parlare del teorema di Arrow, che dimostra matematicamente come - se vogliamo scegliere dei rappresentanti secondo un certo numero di regole assolutamente sensate - l'unica opzione possibile è avere un dittatore. Magari avete anche sentito parlare del paradosso dell'Alabama: suddividendo per stato in modo proporzionale i rappresentanti degli stati USA al Congresso e aumentando il numero di rappresentanti totali, era possibile che uno stato perdesse un seggio. Ma ci sono molte altre cose da sapere, e George Szpiro ce ne racconta davvero tante in questo libro. Si può scoprire per esempio come anche Lewis Carroll abbia cercato di risolvere il problema del voto, che il primo a pensarci seriamente è stato nientemeno che Platone e che anche Plinio il Giovane aveva tentato di fare qualcosa al riguardo, e che negli USA ci sono almeno cinque modi leggermente diversi di decidere come dividere i seggi al Congresso …

Emmanuel Sander: Surfaces and Essences (2012, Basic Books)

Analogy is the core of all thinking.

This is the simple but unorthodox premise that …

Review of 'Surfaces and Essences' on 'Goodreads'

Douglas Hofstadter è indubbiamente eclettico, ben oltre quello che si può aspettare da una singola persona. C'è però un tema ricorrente nella sua produzione scientifica: studiare cos'è la conoscenza e la coscienza. In libri come Gödel, Escher, Bach e Anelli nell'io Il focus è principalmente su come si possano creare strumenti autoreferenziali che improvvisamente "scoppiano", superando una soglia critica e arrivando alla coscienza: ma il lavoro accademico suo e del suo gruppo opera a un livello microscopico, cercando di vedere come un computer possa essere indotto - non userei la parola "programmato" proprio perché dovrebbe andare oltre l'input iniziale - a esibire un comportamento "umano". I risultati informatici si possono per esempio leggere in Concetti fluidi e analogie creative; in questo suo ultimo lavoro, scritto con Emmanuel Sander e pubblicato contemporaneamente in inglese e francese, vira decisamente sulla filosofia.
La tesi degli autori è che alla base della conoscenza …

Review of 'Linee tranviarie a Torino' on 'Goodreads'

Ognuno di noi ha i suoi interessi, più o meno inconfessabili. Tra le molteplici cose che mi piacciono ci sono le linee tranviarie: essere nato e cresciuto a Torino ed essermi poi trasferito a Milano, due città che nonostante tutto hanno mantenuto una rete abbastanza capillare, probabilmente ha favorito questa mia mania. Se poi aggiungete la mia mania classificatoria, comprenderete senza dubbio quanto io abbia apprezzato questa opera.

Accattatis ha raccolto e ordinato tutte le informazioni possibili sull'evoluzione della rete tranviaria di Torino: per dire, in un'appendice vengono persino indicate soppressioni e riparazioni dovute ai bombardamenti alleati nella seconda guerra mondiale. Il libro è diviso in tre parti: la prima tratta del periodo fino agli anni 1920 in cui c'erano ben tre concessionarie, ciascuna con i propri binari che correvano in vie assolutamente improbabili; la seconda racconta della nascita dell'Atm e dell'evoluzione (e successiva involuzione...) della rete fino alla famigerata …

Presh Talwalkar: 40 Paradoxes in Logic, Probability, and Game Theory (Paperback, 2015, CreateSpace Independent Publishing Platform)

Review of '40 Paradoxes in Logic, Probability, and Game Theory' on 'Goodreads'

Presh Talwalkar surely took a liking in writing ebooks with mathematical problems! In this new work, he chooses to talk about paradoxes, a theme which fascinates people since the time of Zeno. A paradox, mathematically speaking, is a situation where alongside (in Greek, "para-") one opinion ("-doxa") there is another one which is mutually exclusive.
The paradoxes in the ebook are divided in three broad categories: logical, probabilistic and from game theory (Mr Talwalkar studied mathematics and economics, so the last group comes naturally). There are classical ones, nearly classical ones (Simpson's Paradox and Monty Hall problems are well known in the circles of people liking such themes), but also paradoxes quite recent, and really puzzling. But as usual the value Mr Talwalkar adds lies in the exposition of the material; he always starts with examples grounded to earth, and explains in detail what happens, and why it happens. Moreover …

Review of 'Abbasso Euclide!' on 'Goodreads'

Con questo suo libro Odifreddi termina la sua trilogia della "storia della geometria passando per l'arte", dedicandosi a quanto capitato negli ultimi 130 anni o poco più.
Devo dire che ho trovato la prima parte del libro, dove si parla di politopi, superfici e teoria dei nodi, inferiore a quello a cui Odifreddi ci aveva abituato negli altri due volumi: la matematica forse è più difficile da visualizzare, e sicuramente la geometria non è il mio forte, ma mi è parso che nemmeno l'autore fosse completamente convinto di quello che stava scrivendo. (Il "completamente" serve a chi spiega per rigirare le cose in un modo totalmente diverso da quello di partenza, per la cronaca). Fortunatamente però il matematico cuneese si riscatta alla grande con la seconda parte, a partire dalle dimensioni frattali per arrivare alle geometrie finite e alla descrizione hilbertiana dei fondamenti della geometria; questi ultimi soprattutto sono presentati …

Steven H. Strogatz: The Joy of X (2012, Houghton Mifflin Harcourt)

A world-class mathematician and regular contributor to the New York Times hosts a delightful tour …

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Qualche anno fa Steven Strogatz ha tenuto una rubrica settimanale sul New York Times (ehm...) raccontando della matematica di base in termini non matematici ma più terra terra. A partire da quegli articoli ha poi scritto questo libro che in ventinove brevi capitoli, riuniti in sei sezioni (numeri, relazioni, forme, cambiamenti, dati, frontiere) permette al lettore curioso di farsi un'idea non scolastica di cosa può essere la matematica.

A parte i titoli "musicali" dei capitoli - io ho notato immediatamente Take It to the Limit, Step Into the Light, Twist and Shout, ma il capitolo che parla di moltiplicazione per esempio si intitola Rock Groups - il libro mi è piaciuto proprio per questo suo approccio non standard, più interessato a far vedere la matematica al nostro fianco che a spiegare come funziona. Tanto che funziona lo sappiamo tutti, no? Al limite non la sappiamo far funzionare, ma in un …

reviewed Kierkegaard by Giorgio Penzo (Tracce del sacro nella cultura contemporanea ;)

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Io ci ho anche provato. Ricordavo perfettamente come al liceo io e la filosofia non siamo mai andati d'accordo; però mi sono detto "magari ora sono vecchio e saggio, e le cose vanno meglio". Così ho recuperato dai recessi della mia libreria questo volumetto e mi sono più o meno coscienziosamente messo a leggerlo. Risultato: zero. Ho capito che secondo l'autore Kierkegaard ha molti punti in contatto con Nietzsche, il che mi pare strano considerando che quest'ultimo è un nichilista mentre il danese vede tutto con la lente del suo cristianesimo. Ho anche capito che dovrebbe anche avere qualcosa a che fare con Meister Eckhar, che però non so assolutamente chi sia: non pretendete troppo da me!
A dire il vero credo di avere capito qualcosa qua e là: il paradosso, la distinzione tra la fede "esistenziale" e quindi vera e la fede "dottrinale" / "scientifica" che è invece falsa, …

Pat J. Battaglia: So you think you're smart (1988, TAB Books)

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Ogni tanto mi capitano tra le mani libri di "indovinelli per la mente" - non saprei come tradurre correttamente "brain teasers". Io me li guardo senza perderci troppo tempo, perché non si sa mai: a volte qualche problema davvero interessante e poco noto ci scappa sempre. Beh, non è questo il caso, purtroppo.

Non ho nulla contro il signor Battaglia, che fece il suo bel libretto e l'ha anche fatto bene: aiutini e risposte sono nel testo subito dopo i problemi, ma i primi sono scritti al rovescio e le seconde specchiati. Per di più le risposte sono stampate con un font corsivo, per di più: garantisco che le risposte si possono leggere anche senza andare davanti a uno specchio come suggerito dall'autore - che ricorda anche che nella peggiore delle ipotesi ci si può chiudere in bagno - ma è assolutamente impossibile leggerle "per sbaglio" il testo. Il …

reviewed Il contagio delle idee by Dan Sperber (Campi del sapere. Societa)

Dan Sperber: Il contagio delle idee (Italian language, 1999, Feltrinelli)

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Il titolo italiano di questo libro, oramai fuori catalogo, è indubbiamente molto più evocativo dell'originale inglese "Explaining Culture" (che a sua volta mi pare un po' esagerato); peccato che le belle promesse non vengano poi rispettate dalla pratica.
Il guaio di base del libro non è tanto la sua relativa obsolescenza (mi sa che questi quindici anni abbiano portato molte nuove idee) quanto la sua disomogeneità: è infatti una collezione di brevi saggi che Sperber ha preparato per varie occasioni, quindi con ripetizioni e temi trattati solo in parte. Il concetto principe del libro è quello di rappresentazione, che è grosso modo l'idea che si fanno di un concetto le singole persone. Il concetto di meme si traduce quindi nel "contagio" delle rappresentazioni, contagio che può essere epidemico (un meme vero e proprio, qualcosa cioè che cresce di colpo per sgonfiarsi anche abbastanza in fretta) oppure endemico, e qui si …

William Strunk: The Elements of Style (Paperback, 2017, Aloha Church Library)

You know the authors' names. You recognize the title. You've probably used this book yourself. …

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Nella quarta di copertina (o era nell'introduzione?) di questo libro c'è scritto che è l'unico manuale di scrittura che è entrato nei bestseller in lingua inglese. Sicuramente il libro ha la sua voce sulla Wikipedia in inglese, dove in effetti raccontano che le varie edizioni hanno venduto complessivamente dieci milioni di copie.
Vantaggi: il testo è breve, poco più di cento pagine. Svantaggi: il testo è naturalmente scritto per gli anglofoni, e alcune delle regole sono inutili per chi non deve scrivere nella lingua di Albione. Poi ci sono anche i linguisti che si lamentano perché il testo è troppo prescrittivista, ma questo non ci interessa più di tanto. La terza parte, quella sullo stile di scrittura (e che non faceva parte del testo originale...) è probabilmente la parte meno utile, nel senso che tanto vale andare a cercare qualche libro che tratti apposta il tema. Quella che a …

Mark Levi: The Mathematical Mechanic (Paperback, 2012, Princeton University Press)

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Niente da fare. Riponevo molte speranze su questo libro, tanto che me l'ero preordinato sei mesi prima che uscisse l'edizione in brossura. Invece è stato una delusione... ma iniziamo dal principio.

L'idea di Mark Levi è semplice: invece che usare la matematica per dimostrare le proprietà fisiche, lui ha usato le proprietà fisiche per dimostrare le proposizioni matematici, a partire dal teorema di Pitagora in poi. Come scrivevo, l'idea non è male, ma purtroppo io devo avere un blocco mentale per quanto riguarda la fisica, e quindi leggevo quelle pagine e non capivo nulla (a parte che se devo usare tutti quei congegni senza attrito, quelle molle di lunghezza a riposo zero e via discorrendo, tanto vale che mi metta a parlare di circonferenze senza spessore, no?). A essere del tutto onesti, ci sono due capitoli che almeno per me hanno avuto un certo valore: quello sui problemi di massimo …