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Sangue cattivo by Beatrice Galluzzi (Rondini)
Beatrice è una donna difettosa; ha dietro di sé un ruvido passato di periferia romana, in balìa degli umori di …
Amo le frasi che non si sposterebbero di un millimetro neanche se le traversasse un esercito. Virginia Woolf, "La stanza di Jacob"
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Prefazione di Viola Di Grado W.o.W. Women of Weird raccoglie dodici racconti nati dalla penna di tredici autrici italiane che …
Le vacanze, per Jenn e Greg, hanno sempre significato Deià, a Maiorca, i ristoranti e i languidi pomeriggi in spiaggia …
Un centinaio di pagine così dense che non si riesce bene a capire come Silvia Tebaldi sia riuscita a far stare così tanto in così poco spazio.
Pare abbia scelto con cura le parole, una per una, nessuna esclusa, dedicando a questa ricerca tutto il tempo, tutto il tempo necessario.
Solo così si riesce a mettere così tanto in così poco spazio. Solo così si riesce a costruire una narrazione solida ma elastica.
Al confine tra prosa e poesia, confine sottilissimo, quasi invisibile, come un velo d’acqua, come dovrebbero essere tutti i confini, attraversabili, calpestabili, scavalcabili, Il lettore dell’acqua è una storia che è tante storie, che potrebbe esserne altrettante.
Considera Bologna, in preda a un guasto mai chiarito, in un agosto caldissimo, in un futuro che attende l'eclissi. Immagina …
«In questo autentico classico del genere gotico, Eleanor Vance, giovane e tormentata donna che non ricorda di essere mai stata …
Sicilia, 1943. Paolino Rasura ha sette anni. Per sfuggire alle prepotenze di un gruppo di ragazzini, accetta di fare una …
Mentre lo leggi pensi che possa andare avanti all’infinito, alimentandosi di questa lingua ibrida che gioca sui sensi e con i sensi.
Tessera dopo tessera Veronica Galletta costruisce i vènti di terra e vènti di mare, le ciucertole che sbucano dai taschini, le ingiurie. Un bambino che risponde ad un cieco, che è anche sordo, stringendogli la mano una volta per il sì e due volte per il no.
È tutto vivo in Pelleossa, anche le cose e le case. Anche i fantasmi e chi non c’è più. Vivono anche i sogni che hanno delle cose da dirti se li vuoi e si li riesci ad ascoltare. Vive, a modo suo, il paese di Santafarra, vivono la Casa Verde e la Cava d’Istrice, Il Camposanto Novo e la Fabbrica dei Pisci. Le reti da pesca, i cesti intrecciati. La nebbia che sale.
E il sud. Il sole che bombarda, la …
Mentre lo leggi pensi che possa andare avanti all’infinito, alimentandosi di questa lingua ibrida che gioca sui sensi e con i sensi.
Tessera dopo tessera Veronica Galletta costruisce i vènti di terra e vènti di mare, le ciucertole che sbucano dai taschini, le ingiurie. Un bambino che risponde ad un cieco, che è anche sordo, stringendogli la mano una volta per il sì e due volte per il no.
È tutto vivo in Pelleossa, anche le cose e le case. Anche i fantasmi e chi non c’è più. Vivono anche i sogni che hanno delle cose da dirti se li vuoi e si li riesci ad ascoltare. Vive, a modo suo, il paese di Santafarra, vivono la Casa Verde e la Cava d’Istrice, Il Camposanto Novo e la Fabbrica dei Pisci. Le reti da pesca, i cesti intrecciati. La nebbia che sale.
E il sud. Il sole che bombarda, la luce di mezzoiorna che si abbatte. Il mare che influenza gli odori e i colori, e anche gli umori, non importa se appartieni ai Terragni o ai Sali. Il sud con un altro tempo, quello lento ma costante, quello della terra, quello che scorre una stagione dopo l’altra. E proprio sulle stagioni che passano si dipana il tempo di questa storia. Il tempo presente, il tempo passato, che è sempre meno lontano di quanto sembri, ché forse il tempo è una spirale, e passato e presente finiscono per toccarsi.
Pelleossa di Veronica Galletta è la storia dei pinsèri ntorcinati come i rami dell’alivo saracino, pinsèri strangi che non si riescono a districare. E parole che a volte rimangono impigliate fra le ciglia.
Venivano narcotizzate con lo spray per le mucche, e poi stuprate nel sonno. Si svegliavano doloranti, sanguinanti. E si sentivano …
traduzione a cura di alcune militanti del Comitato italiano di Jineolojî
Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie …
Solitudini, alienazioni, fratture, perdite: venticinque brevissimi e fulminanti racconti in cui Agota Kristof esprime il disagio piú profondo con i …
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