Il passato non è qualcosa di fisso o inalterabile. I suoi fatti sono riscoperti da ogni generazione successiva, i suoi valori riassestati, i suoi significati ridefiniti nel contesto dei gusti e delle preoccupazioni attuali. Con gli stessi documenti e monumenti e opere d'arte, ogni epoca inventa il proprio Medioevo, la sua Cina personale, la sua Eliade brevettata e riservata. Oggi, grazie ai recenti progressi nella tecnica dell'illuminazione, noi possiamo superare i nostri predecessori. Non soltanto abbiamo ri-interpretato le grandi opere della scultura trasmesseci dal passato; noi siamo effettivamente riusciti ad alterare l'apparenza fisica di queste opere. Le statue greche, come noi le vediamo illuminate da una luce che non fu mai sulla terra e sul mare, e poi fotografate in una serie di frammentari primi piani dai punti più disparati, non somigliano quasi più alle statue greche viste dai critici d'arte e dal pubblico in genere nelle oscure gallerie e nelle dignitose stampe del passato.
— Le porte della percezione. Paradiso e Inferno by Aldous Huxley (Page 105)