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Agatha Christie: Dieci piccoli indiani. E non rimase nessuno (Paperback, Italiano language, Mondadori) 4 stars

Una casa misteriosa su un'isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non …

Bello ma...

4 stars

Bello… soprattutto la trama principale … ma il finale speravo fosse più spettacolare invece che un epilogo senza il quale non è che si capisce proprio chi sia l’assassino…

Mi sono divertito a seguire la trama apparentemente intricata: però è stata una lettura leggera, oserei dire quasi estiva senza alcuna suspence. Sarà forse che siamo abituati a leggere o vedere film con trama ben più intrigati, questo era quasi un corso base per scrittori di gialli. Per cui citando Anton Cechov che diceva che se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari, il fatto che si fosse fatto riferimento ad una tendina sparita era evidente che questo fatto avesse uno scopo. Ma considerando l'anno in cui è stato scritto il romanzo, immagino che debba aver fatto presa su molta gente. Francamente ritingo le dinamiche tra i personaggi sin troppo semplificate: ci sta il primo morto (forse), ma dal secondo, terzo morto, la gente non entra nel panico? Il maggiordomo continua a cucinare e ad accudire gli ospiti anche se la moglie gli è morta da poco? Ecco questa sembrava più una parodia, un giallo alla Greg e Lillo. Ma ripeto, forse per l'epoca in cui i lettori non erano così smaliziati e per il fatto che fosse stato scritto a puntate (immagino un morto ad ogni puntata) avrà avuto un suo perchè. Per quanto riguarda il razzismo e pregiudizi non mi ha dato fastidio perchè sapevo quando era stato scritto il romanzo e anzi, non trovare riferimenti del genere quando si parlava di alta borghesia, sarebbe stato altrettanto strano. Secondo me, dove il libro ha lasciato a desiderare è stato il finale. Senza la spiegazione dell'epilogo non si sarebbe capito un granché e potevi immaginare che i fatti si fossero svolti diversamente. Avevo intuito che fosse necessaria la complicità di qualcuno ma, dopo che leggi l’epilogo che svela tutto così facilmente, l’assassino risulta essere fin troppo scontato. Mi sarei aspettato qualcosa di più spettacolare. Ma ripeto: forse sono abituato male io a vedere troppi colpi di scena nei finali in film alla Fight Club (ok non è un giallo ma per intenderci). Comunque, tirando le somme, fino alla fine mi sono divertito ad eccezione, come detto, del finale affrettato.