Zeitoun by Dave Eggers
Zeitoun is a nonfiction book written by Dave Eggers and published by McSweeney's in 2009. It tells the story of …
EN: Marketer & marketing instructor with IT background. I love to read, learn, and discover new tools & technologies. After many years in Silicon Valley, I now live in the Italian Alps, my ideal MTB and trail-running place!
IT: Mi occupo di Digital Marketing come consulente e ho un background e una laurea da informatica. Mi piace leggere, scoprire e provare nuove tecnologie, e strumenti. Dopo anni passati in Silicon Valley, vivo in Valtellina, il luogo ideale per MTB e trail running.
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Known for its lively, clear prose as well as its scholarly research, A People's History of the United States is …
This diary style book by Bram Stoker continues to put fear into the hearts of many who read it. Count …
First edition
The Design of Everyday Things is a best-selling book by cognitive scientist and usability engineer Donald Norman about how design …
This is certainly an interesting book. Temple Grandin is an autistic woman who found a way to apply her specific autistic sensitivity toward the solution of real-world problems. She works as a consultant for slaughterhouse and placed where animals are raised, treated, and killed. She draws parallels between her experience with autism and her understanding of how animals think, and experience/feel the world.
The book is written in a non-fluid English: each sentence sounds of independent from the previous and the next ones. But after a while I got used to that. What I didn't like was mostly her way of mixing scientific statement with her intuitions, hypothesis, and some anecdotal evidence. A more rigorous distinction between facts and non-facts could help to increase her credibility.
Despite all the explanations she provided, I still have problem to understand how an animal lover can work for a slaughterhouse.
Un'ottima lettura. Ben scritto, trama coinvolgente, anche se un po' improbabile. Unica pecca la brevità. Mi sono affezionato presto a questo oscuro villaggio sulle alpi piemontesi con tanti personaggio unici e avrei voluto spendere qualche serata in più in loro compagnia, ma purtroppo il volume termina rapidamente dopo "sole" 180 pagine.
P.S. Orribile e completamente sbagliata (a mio parere) la copertina.
Certamente uno splendido volume che si legge con grande piacere e che ho apprezzato enormemente. Terminate la lettura mi sorgono alcuni dubbi circa la vicenda. Le due donne protagoniste, una ragazzina e una signora matura, sono una sorta di rivoltose che rifiutano e disprezzano le convenzioni sociali della borghesia. Al tempo stesso le due sono profondamente innamorate della cultura “ufficiale”, una cultura che non e’ altro che una espressione di quella stessa borghesia che esse stesse descrivono con disgusto. In particolare mi lascia perplesso la portinaia che rinnega le proprie origini contadine e minimizza il valore di quella cultura contadina in cui e’ cresciuta accreditando lo stereotipo borghese di “cultura contadina= non cultura”. Trovo curioso che la stessa persona sia affascinata da una cultura lontana come quella giapponese, come se di una cultura ci si potesse impossessare leggendo un paio di volume e guardando un film. Dunque una persona incapace …
Certamente uno splendido volume che si legge con grande piacere e che ho apprezzato enormemente. Terminate la lettura mi sorgono alcuni dubbi circa la vicenda. Le due donne protagoniste, una ragazzina e una signora matura, sono una sorta di rivoltose che rifiutano e disprezzano le convenzioni sociali della borghesia. Al tempo stesso le due sono profondamente innamorate della cultura “ufficiale”, una cultura che non e’ altro che una espressione di quella stessa borghesia che esse stesse descrivono con disgusto. In particolare mi lascia perplesso la portinaia che rinnega le proprie origini contadine e minimizza il valore di quella cultura contadina in cui e’ cresciuta accreditando lo stereotipo borghese di “cultura contadina= non cultura”. Trovo curioso che la stessa persona sia affascinata da una cultura lontana come quella giapponese, come se di una cultura ci si potesse impossessare leggendo un paio di volume e guardando un film. Dunque una persona incapace di capire e apprezzare le proprie radici ma attratta da una cultura tanto lontana e indubbiamente difficile per I non “nativi”.
Dunque un libro che si propone come critico e ironico verso la classe borghese ma che non riesce in alcun modo a distanziarsi da quella stessa cultura che vorrebbe in qualche modo superare.
Chris Anderson makes the compelling case that in many instances businesses can succeed best by giving away more than they …