Mattia Monga rated Peano: Il nuovo linguaggio della matematica: 3 stars

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Finalmente si parla di informatica nella sua essenza, discutendo di come l'elaborazione automatica di rappresentazioni simboliche ("numeriche" nel libro) influenza inevitabilmente la nostra comprensione della realtà. Bello e interessante, pur nella sua brevità, coerente peraltro con l'obiettivo dichiarato di rendere conto di un'esperienza personale.
Finalmente si parla di informatica nella sua essenza, discutendo di come l'elaborazione automatica di rappresentazioni simboliche ("numeriche" nel libro) influenza inevitabilmente la nostra comprensione della realtà. Bello e interessante, pur nella sua brevità, coerente peraltro con l'obiettivo dichiarato di rendere conto di un'esperienza personale.

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Gran libro, non ne so giudicare l'aderenza ai fatti storici, ma le sensazioni di chi vive, combatte, soffre, o anche semplicemente si barcamena nella tirannia sono descritte magistralmente.
Gran libro, non ne so giudicare l'aderenza ai fatti storici, ma le sensazioni di chi vive, combatte, soffre, o anche semplicemente si barcamena nella tirannia sono descritte magistralmente.
È un libro esuberante e divertente. C'è la famiglia ticinese descritta con garbo elvetico e umorismo da "Alpinisti ciabattoni". Ci sono tante trovate linguistiche capaci di affascinare adulti e bambini. Nell'ultima parte, però, il surreale smette di essere al servizio della trama e prende un po' troppo il sopravvento, almeno per i miei gusti, e appare un esercizio di scrittura creativa fine a sé stessa.
È un libro esuberante e divertente. C'è la famiglia ticinese descritta con garbo elvetico e umorismo da "Alpinisti ciabattoni". Ci sono tante trovate linguistiche capaci di affascinare adulti e bambini. Nell'ultima parte, però, il surreale smette di essere al servizio della trama e prende un po' troppo il sopravvento, almeno per i miei gusti, e appare un esercizio di scrittura creativa fine a sé stessa.