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Liala: Una carezza e le strade del mondo (Hardcover, 1981, Sonzogno) 3 stars

Non uno dei miei preferiti ma...

3 stars

Non uno dei miei preferiti di Liala letti fino ad ora ma, sicuramente, uno dei più originali per quanto riguarda l'ambientazione. La potagonista del libro, infatti, è una "giostraia". Vive assieme alla madre in una roulotte e viaggia di fiera in fiera lavorando al baraccone del tiro a segno. La vita dei baracconi viene descritta da Liala in maniera schietta e per nulla romanzata. Non v'è nulla di romantico, i sogni sono stati lasciati in disparte, i pochi risparmi vengono sacrificati per garantire gli studi al fratellino della protagonista. Questo fino a quando Manuela non incontra niente meno che il proprio scrittore preferito: Silvano Flores.

Tanto abile con la penna quanto con il gentil sesso, questi si presenta una sera al baraccone del tiro a segno assieme ad un amico e alla di lui compagna... Tale amico ha - inutile dirlo - un palco di corna di proporzioni bibliche poichè indovinate chi fa la posta, bellamente ricambiato, alla sua compagna? Tadah.

E dopo aver fatto carte false per portar via del tutto la morosa al proprio amico, ecco che il nostro Flores si innamora - senza volerlo ammettere nemmeno con sè stesso e mantenendo un piede in due staffe fino alla fine - di quella creatura pulita, gentile e al tempo stesso un po' rude che è Manuela.

Originialità di ambientazione: 8 Colpi di scena: 7 Antipatia nei confronti di Flores: 1000 Oscar per il miglior personaggio non protagonista: Stile, il domestico di Flores. Arguto, silenzioso, ma quando vuol battere la lingua dove il dente duole è decisamente il migliore. Aggiungiamoci un cuore buono e semplice ed il gioco è fatto.