Con la sua forza, il suo bagaglio di visioni e di prodigi, con la sua capacità di reinventare il mondo, Cent'anni di solitudine è il romanzo rivelazione che è stato definito l'opera più importante in lingua spagnola dopo Don Chisciotte. Un capolavoro con il quale si inaugura la stagione felice della narrativa sudamericana, la storia di una grande famiglia i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, creare un vero e proprio paradigma dell'esistenza umana. Un universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, in cui si agita una moltitudine di eroi, protagonisti di quel "romanzo ideale", secondo le parole dell'autore, "capace di rivoltare la realtà per mostrarne il rovescio".