.mau. reviewed Too Big to Know by David Weinberger
Review of 'Too Big to Know' on 'Goodreads'
3 stars
Giusto mezzo secolo fa, Umberto Eco scrisse un saggio che definì due grandi categorie in cui si può dividere l'umanità: gli apocalittici, quelli che ritenevano che la cultura di massa avrebbe portato solo guai, e gli integrati che invece erano ottimisti e pensavano che ci sarebbe stato un nuovo modo di vedere le cose. Con l'avvento del Web, le due categorie sono tornate a nuova vita: gli apocalittici sono quelli che pensano che la Rete darà il colpo di grazia alla nostra civiltà, mentre gli integrati scommettono su una nuova età dell'oro.
David Weinberger è sicuramente un integrato, come si può anche vedere da questo suo libro. L'assunto di base di Weinberger è che il modello di conoscenza che abbiamo sviluppato nei millenni ora non funziona più, perché "c'è troppa roba" e non sappiamo come distinguere il grano dal loglio. Nema problema, però: la rete stessa ci aiuterà a trovare …
Giusto mezzo secolo fa, Umberto Eco scrisse un saggio che definì due grandi categorie in cui si può dividere l'umanità: gli apocalittici, quelli che ritenevano che la cultura di massa avrebbe portato solo guai, e gli integrati che invece erano ottimisti e pensavano che ci sarebbe stato un nuovo modo di vedere le cose. Con l'avvento del Web, le due categorie sono tornate a nuova vita: gli apocalittici sono quelli che pensano che la Rete darà il colpo di grazia alla nostra civiltà, mentre gli integrati scommettono su una nuova età dell'oro.
David Weinberger è sicuramente un integrato, come si può anche vedere da questo suo libro. L'assunto di base di Weinberger è che il modello di conoscenza che abbiamo sviluppato nei millenni ora non funziona più, perché "c'è troppa roba" e non sappiamo come distinguere il grano dal loglio. Nema problema, però: la rete stessa ci aiuterà a trovare un nuovo metodo per organizzarci, e lo stiamo già vedendo. È davvero così? Mah. Gli assunti di base sono probabilmente veri, nel senso che nella gerarchia DIKW (data, information, knowledge, wisdom) proposta da Russell Ackoff ora abbiamo mandato in overflow non solo dati e informazioni, ma anche la conoscenza. Anche il dire che la soluzione è nei filtri è condivisibile: peccato però che non si sappia quali possano essere tali filtri - e chi ne avesse probabilmente li manterrebbe più segreti della formula della Coca-Cola - e soprattutto Weinberger non dà risposte chiare: i metadati per esempio aiutano sicuramente i computer a processare l'informazione, ma visto che li dobbiamo creare noi umani il problema viene semplicemente spostato. Allo stesso modo, l'affermare "la persona più intelligente della stanza è la stanza stessa" è un bello slogan, ma non spiega come poter sfruttare l'intelligenza collettiva della gente e soprattutto distinguere gli esperti da chi esperto non è. In definitiva, leggete il saggio ma non lasciatevi troppo suggestionare!