Dal maestro della fantascienza contemporanea, il capitolo conclusivo della trilogia iniziata con il Premio Hugo Il problema dei tre corpi
«Un cambio di passo nel mondo della fantascienza.» – The New York Times
«Tutti quelli che l'avevano sperimentata affermavano che la sensazione di trovarsi in uno spazio a quattro dimensioni era indescrivibile. Sostenevano fosse l'unica cosa conosciuta dall'uomo fino a quel momento che sfuggiva completamente a ogni espressione del linguaggio
A mezzo secolo dall'Ultima Battaglia sembra essersi creato un equilibrio tra terrestri e Trisolariani: i primi beneficiano della conoscenza degli invasori spaziali e stanno compiendo grandi progressi tecnologici, mentre gli alieni stanno assimilando la cultura terrestre. Pare che le due civiltà siano pronte per iniziare una convivenza pacifica, tra eguali, senza l'assurda minaccia della reciproca distruzione. Tutto cambia quando Cheng Xin, ingegnere aerospaziale ibernata all'inizio del XXI secolo, si risveglia. La donna porta con sé il ricordo di un programma …
Dal maestro della fantascienza contemporanea, il capitolo conclusivo della trilogia iniziata con il Premio Hugo Il problema dei tre corpi
«Un cambio di passo nel mondo della fantascienza.» – The New York Times
«Tutti quelli che l'avevano sperimentata affermavano che la sensazione di trovarsi in uno spazio a quattro dimensioni era indescrivibile. Sostenevano fosse l'unica cosa conosciuta dall'uomo fino a quel momento che sfuggiva completamente a ogni espressione del linguaggio
A mezzo secolo dall'Ultima Battaglia sembra essersi creato un equilibrio tra terrestri e Trisolariani: i primi beneficiano della conoscenza degli invasori spaziali e stanno compiendo grandi progressi tecnologici, mentre gli alieni stanno assimilando la cultura terrestre. Pare che le due civiltà siano pronte per iniziare una convivenza pacifica, tra eguali, senza l'assurda minaccia della reciproca distruzione. Tutto cambia quando Cheng Xin, ingegnere aerospaziale ibernata all'inizio del XXI secolo, si risveglia. La donna porta con sé il ricordo di un programma ormai dimenticato, risalente agli albori dell'Epoca della Crisi, e la sua sola presenza potrebbe alterare il fragile equilibrio instauratosi tra terrestri e alieni. L'umanità riuscirà a raggiungere le stelle, o morirà nella sua culla?
Sembra che rispetto ai primi due libri l'autore abbia imparato a scrivere i personaggi, rispetto ai primi due libri qui hanno un minimo di profondità. La cosa più bella del libro è la quantità di idee sviluppate e che sembrano tutte scientificamente plausibili quando te le spiega e alla fine l'immagine che ti dà dell'universo diventa molto verosimile, mi piace pensare che sia davvero così.
Figo che non riesci a capire niente della prima pagina finché non arrivi a leggere l'ultimo capitolo.
Review of 'Nella quarta dimensione' on 'Goodreads'
3 stars
"Bravo, ma basta." Questo avrebbero dovuto dire al buon Liu nel momento in cui la trama poteva tranquillamente concludersi, almeno duecento pagine prima della quarta di copertina. Ho avuto la sensazione che l'editor abbia tirato i remi in barca nel momento in cui viene lanciato il Foglietto di Carta, perché da lì in poi ho creduto che il tempo avesse smesso di scorrere, che più pagine leggevo più me ne mancavano. Ma soprattutto che quel che c'era da sapere grossomodo me l'aveva già detto. Tutto ciò che avviene dopo l'epoca del Bunker, narrativamente parlando, è inutile e avrebbe potuto essere ridotto in sette o otto pagine, magari con un finale meno deludente. In questa parte finale Cheng Xin alla lunga diventa odiosa nel suo piangersi addosso. Per essere la protagonista il suo è un personaggio vuoto, e sono rari i casi in cui si riesce a provare empatia, a differenza …
"Bravo, ma basta." Questo avrebbero dovuto dire al buon Liu nel momento in cui la trama poteva tranquillamente concludersi, almeno duecento pagine prima della quarta di copertina. Ho avuto la sensazione che l'editor abbia tirato i remi in barca nel momento in cui viene lanciato il Foglietto di Carta, perché da lì in poi ho creduto che il tempo avesse smesso di scorrere, che più pagine leggevo più me ne mancavano. Ma soprattutto che quel che c'era da sapere grossomodo me l'aveva già detto. Tutto ciò che avviene dopo l'epoca del Bunker, narrativamente parlando, è inutile e avrebbe potuto essere ridotto in sette o otto pagine, magari con un finale meno deludente. In questa parte finale Cheng Xin alla lunga diventa odiosa nel suo piangersi addosso. Per essere la protagonista il suo è un personaggio vuoto, e sono rari i casi in cui si riesce a provare empatia, a differenza dei personaggi maschili dei precedenti libri. Le ultime strazianti cento pagine, l'incontro con il superstite della Gravity (?!?), il mancato appuntamento con l'amato cervello sparato nel cosmo, i 18mila anni perduti senza senso, la vita sul mini universo eccetera, sono tutti elementi che hanno rovinato il climax dell'intera trilogia, a mio parere.
I'm still at odds with this book and the whole trilogy. This one is better than the second books but it's still just okay 🤷🏼
Everything about the science is top notch though. I like the explanations, he doesn't overdo it, but it's still thorough enough to get the gist of the idea.
If somebody was struggling to find a sci-fi book, because he/she already read so many, this would be a good contender, especially if it should be more about the science and less about the characters.
This is the biggest weakness though: the characters seem so one-dimensional. Cheng Xin as the protagonist in this book did have a tiny bit more deepness than usual, but all surrounding characters were lacking. 艾AA was built up as the fun but clever character by Cheng Xin, but she never did anything fun really. Luo Ji was just there I guess (without …
I'm still at odds with this book and the whole trilogy. This one is better than the second books but it's still just okay 🤷🏼
Everything about the science is top notch though. I like the explanations, he doesn't overdo it, but it's still thorough enough to get the gist of the idea.
If somebody was struggling to find a sci-fi book, because he/she already read so many, this would be a good contender, especially if it should be more about the science and less about the characters.
This is the biggest weakness though: the characters seem so one-dimensional. Cheng Xin as the protagonist in this book did have a tiny bit more deepness than usual, but all surrounding characters were lacking. 艾AA was built up as the fun but clever character by Cheng Xin, but she never did anything fun really. Luo Ji was just there I guess (without spoiling too much) and the others as well (can't go into detail here without spoiling though).
In summary: It's okay I guess. If you are into getting some new perspective in a sci-fi book, either culturally or in the science, this one's not bad.
Side note:
Talking about the characters, I noticed something weird: In this whole trilogy, every time there are some characters from every part of the world, it's usually: An American (I know, Diaz is an exception of that rule already), a British person (there are other Europeans as well, thank you very much) and some Chinese person (I think one Japanese as well and one is very into Japanese culture though). What about the Germans, French or Spanish people? Nobody ever talks about India or Pakistan at all (I think), two of the most populated countries on Earth. Africa and Canada also exist. There are Russians in the first novel, but I guess they are not important anymore later. I know you can't fit every single nation in a few books, but seriously, that's weird.
In a lot of ways, i think this book could stand alone instead of being book three. It kind of starts the timeline over in the near future instead of picking up where the other books left off. With hibernation we are able to mostly follow a single person through the book, and that makes it feel coherent in a new way.
It’s about the relationship with the larger universe much more than it’s about the Trisolarans. I’m glad we read these