topofila reviewed Pelleossa by Veronica Galletta (Nichel)
Pelleossa di Veronica Galletta
4 stars
Mentre lo leggi pensi che possa andare avanti all’infinito, alimentandosi di questa lingua ibrida che gioca sui sensi e con i sensi.
Tessera dopo tessera Veronica Galletta costruisce i vènti di terra e vènti di mare, le ciucertole che sbucano dai taschini, le ingiurie. Un bambino che risponde ad un cieco, che è anche sordo, stringendogli la mano una volta per il sì e due volte per il no.
È tutto vivo in Pelleossa, anche le cose e le case. Anche i fantasmi e chi non c’è più. Vivono anche i sogni che hanno delle cose da dirti se li vuoi e si li riesci ad ascoltare. Vive, a modo suo, il paese di Santafarra, vivono la Casa Verde e la Cava d’Istrice, Il Camposanto Novo e la Fabbrica dei Pisci. Le reti da pesca, i cesti intrecciati. La nebbia che sale.
E il sud. Il sole che bombarda, la …
Mentre lo leggi pensi che possa andare avanti all’infinito, alimentandosi di questa lingua ibrida che gioca sui sensi e con i sensi.
Tessera dopo tessera Veronica Galletta costruisce i vènti di terra e vènti di mare, le ciucertole che sbucano dai taschini, le ingiurie. Un bambino che risponde ad un cieco, che è anche sordo, stringendogli la mano una volta per il sì e due volte per il no.
È tutto vivo in Pelleossa, anche le cose e le case. Anche i fantasmi e chi non c’è più. Vivono anche i sogni che hanno delle cose da dirti se li vuoi e si li riesci ad ascoltare. Vive, a modo suo, il paese di Santafarra, vivono la Casa Verde e la Cava d’Istrice, Il Camposanto Novo e la Fabbrica dei Pisci. Le reti da pesca, i cesti intrecciati. La nebbia che sale.
E il sud. Il sole che bombarda, la luce di mezzoiorna che si abbatte. Il mare che influenza gli odori e i colori, e anche gli umori, non importa se appartieni ai Terragni o ai Sali. Il sud con un altro tempo, quello lento ma costante, quello della terra, quello che scorre una stagione dopo l’altra. E proprio sulle stagioni che passano si dipana il tempo di questa storia. Il tempo presente, il tempo passato, che è sempre meno lontano di quanto sembri, ché forse il tempo è una spirale, e passato e presente finiscono per toccarsi.
Pelleossa di Veronica Galletta è la storia dei pinsèri ntorcinati come i rami dell’alivo saracino, pinsèri strangi che non si riescono a districare. E parole che a volte rimangono impigliate fra le ciglia.