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Non soltanto acconsentire al diritto alla differenza, ma - ben oltre - al diritto all'opacità, che non è la chiusura in un'autarchia impenetrabile, ma la sussistenza di una singolarità non riducibile. Le opacità possono coesistere, confluire, tramando tessuti la cui vera comprensione si baserebbe sulla tessitura di questa trama e non sulla natura delle componenti. Rinunciare, temporaneamente forse, a questa vecchia ossessione di sorprendere il fondo delle nature. Sarebbe un gesto di grandezza e generosità inaugurare un tale movimento, il cui referente non sarebbe l'Umanità ma l'esultante divergenza delle umanità. Pensiero di sé e pensiero dell'altro diventerebbero caduchi nella loro dualità.

— Poetica della Relazione by Édouard Glissant

Posso quindi concepire l'opacità dell'altro per me, senza rimproverargli la mia opacità per lui. Non mi è necessario "comprenderlo" per sentirmi solidale con lui, per costruire con lui, per amare quello che fa. Non mi è necessario tentare di diventare l'altro (di diventare altro), né di "fare" l'altro a mia immagine. Questi progetti di trasmutazioni (senza metempsicosi) sono stati prodotti dalle peggiori pretese e dalle più alte generosità dell'Occidente. Essi tracciano il destino di Victor Segalen.

— Poetica della Relazione by Édouard Glissant

"La scossa scatenata nella coscienza europea dal terremoto di Lisbona si è generalizzata. Nessuna storia particolare (felicità o tragedia, angheria o liberazione) è rinchiusa entro i limiti del proprio territorio, né unicamente nella logica del suo pensiero collettivo"

— Poetica della Relazione by Édouard Glissant

"Ci spostiamo alla superficie, nell'estensione, tramando via via il nostro immaginario, e non riempiendo i vuoti di un sapere, bensì togliendo le caselle troppo piene, per concepire finalmente dei volumi d'infinito"

— Poetica della Relazione by Édouard Glissant