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Patricia Chiantera-Stutte: Julius Evola: dal dadaismo alla rivoluzione conservatrice (EBook, Italian language, 2001, Aracne)

Il pensiero politico di Julius Evola (1898-1974) rappresenta il punto di incrocio tra la concezione …

Ma la tigre è d'accordo a farsi cavalcare?

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Documentata Biografia di Julius Evola scritto da una studiosa di storie delle dottrine politiche. Julius Evola, anzi Giulio Cesare Evola dato che cambierà il suo nome da adulto (oltre ad intestarsi un titolo di barone che non aveva) è stato un filosofo, pittore ed esoterista. Ed è l'Elvis Presley dei fasci, che lo usano come balsamo lenitivo per consolarsi delle botte prese nella seconda guerra mondiale ( nonostante durante il fascismo fosse una figura abbastanza marginale). Nato in origine come pittore dadaista si sposterà col tempo su posizioni razziste ed antisemite, nonchè apertamente filo-naziste e da redattore de "La difesa della Razza" inventerà il concetto di "razzismo spirituale" che è una contraddizione in termini perchè non è chiaro come si possa essere razzisti di qualcosa che non si vede ma tant'è.. Considerato impropriamente come uno dei più importanti filosofi del fascismo (anche per merito di una buona autobiografia e della pubblicità che gli han fatto i suoi nel dopoguerra) in realtà era molto più vicino agli intelletuali della Konservative Revolution, la fazione "perdente" della destra tedesca che voleva un nazismo molto più radicale, e di fascismo e nazismo non apprezzava l'aspetto "di massa" e sognava il ritorno a una specie di mondo pagano pre Cristianesimo (due cose Evola odia con tutto il cuore, San Paolo e la Rivoluzione Francese)

Il libro non è sempre scorrevole ed essendo una pubblicazione scientifica se non si ha un po' di infarinatura può essere a tratti ostico, ad esempio quando racconta dei rapporti di Evola con altri pensatori dell'epoca. Spiega bene però come tradizionalismo evoliano, tanto caro ai fasci di tradizionale abbia molto poco e sia profondamente moderno, al punto di stupire Guenon gli chiese “ma tu sei sei sicuro di essere tradizionalista?

Non solo Evola sceglie di "sporcarsi le mani" con la modernità, criticando il fascismo e il nazismo da destra ma facendone comunque parte (proverà anche ad entrare nelle Wafen SS che lo rimandarono a casa) ma sopratutto si appoggia a pensatori moderni come Nietzche, Spengler, Junger ma anche Bachofen (quello della teoria del Matriarcato) e.. Stirner.

Il fatto è che per Evola la tradizione è una specie di corrente d'aria che gira attraverso i secoli si incarna in forme e modi diversi, tanto che oggi i fasci lo associano Charlie Kirk che parlava di Dio Patria e Famiglia (tutte cose che facevano vomitare Evola).

A me paiono palesemente delle stronzate ma il libro è interessante quindi gli do un 4 su 5