Reviews and Comments

Continua la storia della famiglia Atreides, in questo libro incentrata sui gemelli figli di Paul.
I due, adulti prenati in corpi di bambini, dovranno districarsi tra intrighi di corte, portando avanti un loro rischioso piano.
Lo stile è simile ai precedenti: interessante ma poco scorrevole.
Però, mentre i due libri precedenti lasciavano spunti interessanti ed una buona dose di ottimismo, questo ha un finale decisamente più cupo.

Lo stile di lettura è un po' lento. Come il primo della saga, questo è un libro molto introspettivo, ci sono pagine intere dove i discorsi di un gruppo di persone sono interrotti dai loro pensieri e dalle loro analisi.
Ma a differenza del primo libro, in questo c'è meno azione e la storia è più concentrata su intrighi politici.
Il nuovo impero di Paul è a rischio di una congiura e Paul, con i suoi poteri divinatori, sa che eradicandola sul nascere aprirebbe la strada a futuri ben peggiori.
Tutto il romanzo è quindi la storia di come questa congiura evolve, sia dal punto di vista dei cospiratori (talvolta in conflitto tra di loro) che dal punto di vista di Paul, che vede sprazzi di futuro e cerca di guidare le sue azioni in modo da scegliere quello che porterà al minore spargimento di sangue possibile.

Questo libro è una raccolta di racconti. Il filo conduttore sono le avventure dello strigo, ma i racconti sono per lo più indipendenti tra di loro (a meno di qualche personaggio in comune o debole riferimento).
L'ambientazione è un fantasy medievale, con mostri e magia ovunque e cittadine più o meno autonome governate da signori del posto.
Il libro si legge scorrevole. Ma il fatto di non raccontare una singola storia da inizio a fine è un punto debole a mio parere, perché non crea quella curiosità di continuare la lettura ad oltranza.

Inizio col dire che questa è una raccolta di tre libri. Il che è un bene dato che i primi due libri non sono auto conclusivi.
La storia è avvincente, ambientata principalmente in mondi paralleli a tratti simili ma più spesso profondamente diversi dal nostro.
Nonostante l'ambientazione sia ai giorni nostri, il mondo dove ci si trova più spesso è in stile vittoriano ma molto tecnologico.
Lo stile è scorrevole ed avvincente, anche se a tratti un po' crudo per quello che sembra essere un romanzo per adolescenti.
L'ultimo libro a mio parere ha voluto strafare un po' troppo sul piano filosofico e morale. Se i primi due criticavano molto la chiesa e le sue gerarchie, l'ultimo si spinge ai piani superiori. Non voglio però dire altro per non rovinare la lettura.

Un pezzo da collezione

Iniziamo subito col dire che non è un romanzo, ma un atlante. Di un mondo che non esiste, certo, ma è pur sempre un atlante.
Sarebbe quindi più un libro da consultazione, per capire meglio dove sono ambientati gli altri libri della saga. Ci sono comunque innumerevoli riferimenti alle storie e spunti umoristici che lo rendono di piacevole lettura, ma non avendo un filo conduttore la lettura è decisamente poco scorrevole.
Per il resto, il libro è fatto dannatamente bene: innumerevoli illustrazioni che cambiano stile a seconda della cultura descritta arricchiscono il testo e l'immensa cartina allegata è una gioia per gli occhi.

Conosco Pratchett dalla serie di Discworld, devo dire che questo libro non l'ho trovato così brillante come gli altri che ho letto. Però ha comunque un suo fascino.
La storia narra di come la fine del mondo sia imminente a causa della venuta dell'anticristo e di come una strana coppia, un demone ed un angelo, si formi per cercare di scongiurarla.

Nonostante sia ambientato nell'università, in questo libri Scuotivento è solo un personaggio secondario. Non mancano però molti altri personaggi noti, inclusa qualche comparsa dalla saga delle Guardie.
In questo libro i maghi si trovano ad inventare il gioco del calcio. O, più precisamente, a regolamentarlo per dargli una dignità e portarlo fuori dai bassi fondi.
Protagonista della saga è Nutt. Un personaggio strano che, nonostante l'elevata cultura e le grandi capacità, pare soffrire di grosse crisi di autostima che lo portano non trovarsi mai a proprio agio in nessun posto.

Ritroviamo Rincewind dove lo avevamo perso alla fine dell'ultimo libro, Interesting times. Il teletrasporto è andato male (o bene, visto che non sarebbe sopravvissuto altrimenti) e quindi il nostro eroe si trova sperso in una terra ostile e arida, modellata a immagine dell'Australia.
Questo continente è l'ultimo ad essere stato creato, motivo per cui non è ancora del tutto read e si trova ad avere più geografia che storia. Nel frattempo in università il bibliotecario è malato. L'unico modo per guarirlo sembra essere fare qualche magia che includa il suo nome, ma nessuno lo sa. L'unico che potrebbe conoscerlo è Rincewind, quindi un gruppo di maghi parte alla sua ricerca.
Mentre Rincewind fatica a sopravvivere in questo deserto, viene scelto dal creatore per risolvere la situazione. Ovviamente Rincewind fa il possibile per evitare l'avventura ma, come sempre, più cerca di evitarla e più ci finisce dentro...

Un messaggio misterioso arriva ad Ankmorpork da un continente lontano richiedendo un grande mago.
Dopo una breve consultazione, dall'università decidono di inviare Rincewind che, grazia alla magia viene riportato a casa dall'isola deserta dove era rimasto naufrago.
Continuano così le sue avventure, ritrovandosi suo malgrado in una nazione straniera modellata sulla Cina antica.
Qua ritroverà vecchi amici e, come sempre, salverà senza volerlo la situazione.