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Cesare Cantù: Il Sacro Macello Di Valtellina (Paperback, Italian language, 2007, BiblioBazaar) No rating

Review of 'Il Sacro Macello Di Valtellina' on 'Goodreads'

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Pare impossibile che le scuole raramente menzionino questo importantissimo evento della storia locale valtellinese. Un evento che non solo dovrebbe insegnare a tutti noi a diffidare delle categorie "buoni" e "cattivi", ma che aiuterebbe anche a capire le ragioni della decadenza economica della Valtellina, decadenza che il Sacro Macello ha causato innescando una serie lunghissima di guerre, dominazioni e devastazioni. Da terra ricca, culturalmente e religiosamente libera, la valle si trasformò nel giro di pochi anni in un territorio abitato solo da nobili decaduti e contadini impoveriti. La popolazione si ridusse da oltre 150 mila abitanti all'inizio del 1600 a soli soli 40 mila dopo il passaggio dei Lanzichenecchi. Leggendo questo libro riscopriamo una terra che sotto la dominazione elvetica ospitava un vivace dibattito culturale e religioso, pubblicava trattati filosofici e religiosi, intratteneva commerci con l'Europa e il resto dell'italia. Di tutto questo, nel volgere di pochi anni rimase ben poco. La causa primaria è chiaramente identificata da Cesare Cantù nel Sacro Macello di Valtellina e negli eventi che a cascata ne seguirono, indotti certamente da quella ignobile e feroce strage.
Una lettura revisionista e giustificazionista dei fatti, promossa principalmente da bigotti cattolici, sta provando e riscrivere questo triste momento di storia come una rivolta dei valtellinesi verso gli oppressori elvetici, dimenticandosi che le vittime del macello furono quasi esclusivamente valtellinesi. I carnefici non si limitarono ai protestanti, ma infierirono anche su quei pochi cattolici che tentavano di proteggere i riformati.
Il libro di Cesare Cantù, anche se chiaramente scritto da un cattolico, è ricco di fatti oggettivi e offre al lettore l'opportunità di farsi un'opinione interpretando i fatti e collegandoli a formare un quadro ragionevolmente completo di quel periodo storico. La lettura è inizialmente difficile a causa di un italiano arcaico e accademico (dell'ottocento) ma presto ci si abitua e le pagine scorrono veloci arricchendo il lettori con nuovi fatti, dettagli e dati importanti.