Baylee reviewed Il paese dei suicidi by Miri Yu (La grande letteratura giapponese, #14)
Mosaico
3 stars
Mosaico si presenta come un romanzo sugli esordi di Internet, sui modi in cui sarebbe diventato così pervasivo da cambiare il mondo in cui ci informiamo e rimaniamo in contatto ə unə con ə altrə. Taguchi in questo senso è stata una pioniera: scrive di web dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso e in questo romanzo, uscito in Giappone nel 2001, si percepisce alla perfezione che fosse ben consapevole dell’impatto che avrebbe avuto Internet sulle nostre vite.
Il problema per me è che, nonostante le sue felici intuizioni, durante la lettura mi sono annoiata tantissimo. Innanzi tutto, per l’enorme mole di spiegoni; poi perché gran parte di questi spiegoni riguardano fenomeni parascientifici e parapsicologici, che Taguchi ha usato per costruire la sua storia in modo da rendere più intellegibile qualcosa che ancora era molto fumoso nella testa delle persone, ma calcando troppo la mano – tanto che alla …
Mosaico si presenta come un romanzo sugli esordi di Internet, sui modi in cui sarebbe diventato così pervasivo da cambiare il mondo in cui ci informiamo e rimaniamo in contatto ə unə con ə altrə. Taguchi in questo senso è stata una pioniera: scrive di web dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso e in questo romanzo, uscito in Giappone nel 2001, si percepisce alla perfezione che fosse ben consapevole dell’impatto che avrebbe avuto Internet sulle nostre vite.
Il problema per me è che, nonostante le sue felici intuizioni, durante la lettura mi sono annoiata tantissimo. Innanzi tutto, per l’enorme mole di spiegoni; poi perché gran parte di questi spiegoni riguardano fenomeni parascientifici e parapsicologici, che Taguchi ha usato per costruire la sua storia in modo da rendere più intellegibile qualcosa che ancora era molto fumoso nella testa delle persone, ma calcando troppo la mano – tanto che alla fine si parla più di esperienza extracorporee che di mailing list.
La mia noia probabilmente è da imputare al fatto che Mosaico è invecchiato male. Non perché non avesse colto la questione dei rapporti umani sfilacciati, dell’isolamento e della difficoltà di gestire enormi moli di informazioni, ma nel 2024 vedere questi temi intrecciati con la parapsicologia dà l’impressione di poca serietà. Il che non era proprio l’intenzione di Taguchi, ma la sproporzione di pagine dedicate all’argomento non aiuta.
Non mi sento di bocciarlo, ma è bene approcciarsi a Mosaico con la consapevolezza che è la testimonianza di una fase di Internet che ormai fa parte della storia: potrebbe essere una lettura molto interessante se vi appassiona l’evoluzione della rete e vi interessa un punto di vista romanzato del 2001.