«La storia segreta del modo in cui il nostro sistema economico ha creato la crisi climatica. Una lettura straordinaria, essenziale, da parte di uno dei nostri pensatori più originali.» – Naomi Klein
«Un’argomentazione semplice ma ricca di sfumature… è difficile leggere questo libro senza finire ad immaginarsi sabotare i jet privati dei super-ricchi.» – Tim DeChristopher, Yes! Magazine
«Malm attinge alla sua doppia esperienza di accademico e attivista per sostenere che il movimento per il clima debba cambiare tattica. È un libro appassionato, potente, imperfetto e profondamente necessario.» – Scott W. Stern, Los Angeles Review of Books
Il clima è il primo punto sull’agenda politica mondiale, ma non basta! Come in ogni momento storico cruciale, i cittadini possono fare la differenza: basta avere il coraggio di un’azione straordinaria. Un libro che incrocia la lotta al cambiamento climatico di Greta Thunberg con il pensiero critico e l’attivismo politico di Noam Chomsky. …
«La storia segreta del modo in cui il nostro sistema economico ha creato la crisi climatica. Una lettura straordinaria, essenziale, da parte di uno dei nostri pensatori più originali.» – Naomi Klein
«Un’argomentazione semplice ma ricca di sfumature… è difficile leggere questo libro senza finire ad immaginarsi sabotare i jet privati dei super-ricchi.» – Tim DeChristopher, Yes! Magazine
«Malm attinge alla sua doppia esperienza di accademico e attivista per sostenere che il movimento per il clima debba cambiare tattica. È un libro appassionato, potente, imperfetto e profondamente necessario.» – Scott W. Stern, Los Angeles Review of Books
Il clima è il primo punto sull’agenda politica mondiale, ma non basta! Come in ogni momento storico cruciale, i cittadini possono fare la differenza: basta avere il coraggio di un’azione straordinaria. Un libro che incrocia la lotta al cambiamento climatico di Greta Thunberg con il pensiero critico e l’attivismo politico di Noam Chomsky. Malm lancia una sfida alla politica con un potente manuale di azione per giovani rivoluzionari climatici. Dalle alluvioni in Nord Europa alle estati sempre più roventi, dalla prima storica pioggia in Groenlandia al rapporto dell’Onu che parla di codice rosso per l’umanità, il cambiamento climatico in atto non è più in discussione e l’ora zero in cui non sarà possibile porvi rimedio è pericolosamente vicina. Malm ci offre un’analisi accurata del modo in cui il clima sta cambiando, dei motivi per cui accade e - in maniera chiara e brutale – suggerisce ai vari movimenti globali un modello di azione diretta. Sul cambiamento climatico la scienza è da tempo più che chiara. Eppure l’industria fossile prospera ancora a discapito dell’innalzamento delle temperature, dell’aumento del livello del mare e delle emissioni di carbonio. La posta in gioco non è mai stata così alta: e allora perché non riusciamo a superare l’idea di una protesta pacifica? In questo potente manifesto politico Andreas Malm, climatologo e attivista, esorta i movimenti nati attorno all’emergenza climatica a cambiare tattica per evitare il collasso. La chiamata alle armi è sostenuta da una controstoria del modo in cui i cambiamenti istigati dalle proteste di massa si sono evoluti nel tempo, dalle rivoluzioni democratiche che hanno sollevato dittatori ai movimenti contro l’apartheid e a favore del diritto di voto alle donne: Malm sostiene che l’uso mirato e strategico della distruzione della proprietà privata è stato sempre l’unica via per il cambiamento sociale. Muovendosi dalle foreste tedesche alle strade di Londra fino ai deserti iracheni, Malm propone una discussione incisiva su politica ed etica di pacifismo e violenza, democrazia e cambiamento sociale, strategia e tattica, per imparare a combattere in un mondo che brucia.
Tanto solido quanto disturbante e al contempo stimolante. In prospettiva italiana andrebbe rivisto e adattato, ma il succo è sostanzialmente questo: senza una azione collettiva di disturbo alle energie fossili non c'è speranza di superare la dimensione ecodistruttiva del capitalismo. Tale azione di disturbo non può esimersi dal costruire un conflitto che comprenda anche una dimensione violenta (violenta nei confronti della proprietá, non degli individui). Data la densitá (nonostante la brevitá) e la complessitá del tema è molto difficile esporne brevemente le tesi senza essere superficiali, bisogna leggerlo (io forse devo rileggerlo). In appendice un breve disamina de Il ministero del futuro di Kim Stanley Robinson, una discreta bomba di libro letto circa un anno fa.