Reviews and Comments

Razzismo, Vietnam, vita, amore e morte. Come tutto ciò che ho letto di Roth, estremamente americano. Bellissimo

L'odio. Nei confronti della società, delle regole, di sé stessi. L'odio nei confronti delle donne. Ma è scritto in maniera sublime! Per cuori corazzati e palati raffinati.

İntimità di due adulteri, in cui si chiacchiera di antisemitismo ed altre cose. Essendoci solo le battute, tra l'altro mai distinte tra i vari personaggi, è di una certa complessità. Non mi ha appassionato se non la riflessione del rapporto tra vita e letteratura

Più bello per come è scritto che per ciò che racconta. Straziante.

Doloroso, semplificato ai minimi termini, tocca tematiche profonde. Risulta scritto in maniera più asciutta e misurata rispetto ad altri testi di Ammaniti (cfr. Fango o Che la festa cominci). Nota: la serie omonima, girata dall'autore, usa gli stessi ingredienti, ma con vicende leggermente diverse e personaggi più approfonditi, un po' come se egli avesse còlto l'occasione per "riscrivere" la storia. Una interessante variazione sul tema, sempre potente. Consiglio.

Scandaloso come solo la rivoluzione può essere, corre in linea col filone psicologico del romanzo tardottocentesco, ma in chiave yiddish e fortemente americana. Capolavoro travolgente. Lo metto subito dopo Pastorale americana, che è il mio preferito tra i suoi.

Le onde di un morbo, la violenza che prende il sopravvento, la distruzione di ogni consuetudine civile. Cosa resta? Restano i ragazzi: speranza di un nuovo mondo, in cui il noi supera l'io, in cui si costruisce rete e si fa giardino. Molto attuale... È così lontano l'odio che la società deviata che vi viene raccontata dimostra nei confronti delle nuove generazioni dal disinteresse e dal disprezzo della nostra?

La musa dà voce alle donne, nell'opera dell'Iliade vittime designate delle passioni maschili, mostrando così una diversa declinazione del concetto di eroismo. Molto coinvolgente. La parte che mi ha convinto di meno è quella di Penelope (riportata in forma epistolare, come nelle Eroidi di Ovidio), ma secondo il mio gusto il portavoce insuperato del suo punto di vista è ancora Itaca per sempre di Luigi Malerba.