Paperback, 752 pages
Italiano language
Published Jan. 1, 2005 by Einaudi.
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Published Jan. 1, 2005 by Einaudi.
Le raccolte scelte per quest'antologia sono successive al 1906, anno fondamentale nella vita, nella poetica e nell'opera di Rilke. Parigi, dove la sua accesissima sensibilità vide quasi esclusivamente "eserciti di malati, armate di moribondi, popoli di morti", la rottura con lo scultore Rodin, un giudice o un avversario, piú che un maestro o un modello, e Cézanne, di cui in quel periodo fu allestita una grande mostra, gli ispirarono le Nuove Poesie, dove Rilke raggiunse la perfezione tecnica. Vi troviamo, infatti, molte fra le piú splendide poesie che egli abbia mai composto, convinto che una scrittura impeccabile fosse il solo strumento per aggrapparsi alla realtà e non lasciarsi trasportare dalle suggestioni dell'impressionismo. Le Duinesi, invece, con il loro stile alto e magniloquente, esprimono la grave crisi psicologica successiva al confronto con la filosofia esistenzialista di Kierkegaard. La poesia di Rilke da "francese" e impressionista si fa "tedesca", virile e impetuosa, …
Le raccolte scelte per quest'antologia sono successive al 1906, anno fondamentale nella vita, nella poetica e nell'opera di Rilke. Parigi, dove la sua accesissima sensibilità vide quasi esclusivamente "eserciti di malati, armate di moribondi, popoli di morti", la rottura con lo scultore Rodin, un giudice o un avversario, piú che un maestro o un modello, e Cézanne, di cui in quel periodo fu allestita una grande mostra, gli ispirarono le Nuove Poesie, dove Rilke raggiunse la perfezione tecnica. Vi troviamo, infatti, molte fra le piú splendide poesie che egli abbia mai composto, convinto che una scrittura impeccabile fosse il solo strumento per aggrapparsi alla realtà e non lasciarsi trasportare dalle suggestioni dell'impressionismo. Le Duinesi, invece, con il loro stile alto e magniloquente, esprimono la grave crisi psicologica successiva al confronto con la filosofia esistenzialista di Kierkegaard. La poesia di Rilke da "francese" e impressionista si fa "tedesca", virile e impetuosa, e si riconosce nella tradizione romantica del poeta-vate. Se le Duinesi furono definite dal loro autore "un uragano dello spirito", i Sonetti a Orfeo gli parvero, invece, "un affluente di quel grande lavoro".