I templari

II 13 ottobre 1307 le guardie del re di Francia arrestarono i membri i dell'Ordine dei Templari per sospetta eresia. Sui monaci guerrieri, campioni di celebrate imprese militari in Terrasanta, pesavano le accuse di magia, cospirazione, depravazione dei costumi, sacrilegio. Il processo si concluse con lo sterminio dei Templari e la soppressione dell'Ordine. Per Partner questo caso esemplare di giustizia arbitraria, che assunse i tratti di una psicosi collettiva, diviene l'occasione per ricostruire gli ambivalenti e spesso contraddittori risvolti del mito dei Templari. Un mito che operò a lungo nell'immaginario di chi imputò loro indifferentemente il possesso di spropositate ricchezze o di poteri occulti, li dipinse come cinici calcolatori in caccia di guadagni o maghi sinistri dediti a pratiche sataniche. Ispiratori di un associazionismo dai caratteri segreti ed elitari, i Templari furono riportati in vita, nel corso del XVIII secolo, dai movimenti massonici, e, nei primi decenni del xx secolo, dalle sette occultiste, spesso politicamente contigue all'estrema destra, disseminate in Germania e in Inghilterra: ad attestare la perdurante vitalità del mito templare nel pensiero dell'Occidente, dalle correnti gnostiche all'ermetismo rinascimentale, dai filoni romantici alla letteratura neogotica. Seguendo le tappe di questo accidentato percorso Partner mostra come un caso, storicamente accertato, di violenza giudiziaria medievale, poté dar luogo, nel corso dei secoli, a una tenace fantasia nera sui cavalieri templari.