Paperback, 292 pages
Italiano language
Published by Editrice Nord.
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I dodici punti cardinali, come dice la Le Guin nella sua introduzione, è una retrospettiva quasi compieta dei suoi racconti e romanzi brevi di fantasy e fantascienza, apparsi in America dagli inizi della sua carriera, nell'ormai lontano 1962, fino al 1974. Si tratta di diciassette splendide storie (tra cui due premi Hugo e Nebula) che dimostrano ancora una volta l'indiscusso talento e la grande maestria narrativa dell'autrice, e spaziano in tutti i generi della letteratura fantastica. Abbiamo cosi romantiche science-fantasy piene dì candore e semplicità, come Semley's necklace; storie di fantasy pura, come The word of unbinding e The rule of names, ambientate nello stesso mondo fiabesco de II mago di Earthsea, o ancora magnifici racconti di fantascienza ortodossa come Nine lives, incentrato sulla biologia dei cloni e trattato con superba introspezione psicologica. Vaster than empires and more slow, una novellette che riprende il tema ecologico-forestale de II mondo della …
I dodici punti cardinali, come dice la Le Guin nella sua introduzione, è una retrospettiva quasi compieta dei suoi racconti e romanzi brevi di fantasy e fantascienza, apparsi in America dagli inizi della sua carriera, nell'ormai lontano 1962, fino al 1974. Si tratta di diciassette splendide storie (tra cui due premi Hugo e Nebula) che dimostrano ancora una volta l'indiscusso talento e la grande maestria narrativa dell'autrice, e spaziano in tutti i generi della letteratura fantastica. Abbiamo cosi romantiche science-fantasy piene dì candore e semplicità, come Semley's necklace; storie di fantasy pura, come The word of unbinding e The rule of names, ambientate nello stesso mondo fiabesco de II mago di Earthsea, o ancora magnifici racconti di fantascienza ortodossa come Nine lives, incentrato sulla biologia dei cloni e trattato con superba introspezione psicologica. Vaster than empires and more slow, una novellette che riprende il tema ecologico-forestale de II mondo della foresta e si inquadra nel celeberrimo ciclo Hainita. Dello stesso ciclo fa pure parte The day before the revolution (premio Nebula 1975), in cui viene narrata la storia di Odo, il creatore della società anarchica di Urras che è la premessa dei «classico» I reietti dell'altro pianeta, mentre The Ones who walk away from Omelas (premio Hugo 1974) è una riflessiva parabola sul dilemma della coscienza umana e della felicità universale in un mondo utopistico.