Paperback, 351 pages
italiano language
Published Dec. 31, 2000 by Feltrinelli.
Paperback, 351 pages
italiano language
Published Dec. 31, 2000 by Feltrinelli.
Uno spaccato su un Giappone contemporaneo dalle famiglie spaccate, dai difficili rapporti interpersonali e dalla prostituzione giovanile, per rilevarne il vuoto morale degli adolescenti. Il quattordicenne Kazuki, cresciuto in una famiglia assente, sovrappone realtà e videogame, sino a non distinguerne più il confine. Nel corso di una lite uccide il padre e ne nasconde il corpo, ma non vi sono più istruzioni per uscire dall'incubo.
Equivoci locali da gioco, giovani che si prostituiscono, famiglie spaccate, relazioni difficilissime: nella recente narrativa giapponese il quadro del Giappone di Yu Miri è tra i meno consolatori. Kazuki ha quattordici anni. È figlio di un facoltoso proprietario di pachinko (un gioco simile al flipper) e cresce senza che nessuno si occupi di lui. La madre ha abbandonato la famiglia; il padre non è in grado di sviluppare affetti, il denaro è l'unico suo interesse. I fratelli, entrambi più grandi di lui, non gli sono …
Uno spaccato su un Giappone contemporaneo dalle famiglie spaccate, dai difficili rapporti interpersonali e dalla prostituzione giovanile, per rilevarne il vuoto morale degli adolescenti. Il quattordicenne Kazuki, cresciuto in una famiglia assente, sovrappone realtà e videogame, sino a non distinguerne più il confine. Nel corso di una lite uccide il padre e ne nasconde il corpo, ma non vi sono più istruzioni per uscire dall'incubo.
Equivoci locali da gioco, giovani che si prostituiscono, famiglie spaccate, relazioni difficilissime: nella recente narrativa giapponese il quadro del Giappone di Yu Miri è tra i meno consolatori. Kazuki ha quattordici anni. È figlio di un facoltoso proprietario di pachinko (un gioco simile al flipper) e cresce senza che nessuno si occupi di lui. La madre ha abbandonato la famiglia; il padre non è in grado di sviluppare affetti, il denaro è l'unico suo interesse. I fratelli, entrambi più grandi di lui, non gli sono d'aiuto: Koki soffre di una malattia che ne ha arrestato la crescita mentale e Miho, diciassette anni, trascorre la maggior parte del suo tempo a prostituirsi in cambio dei soldi per fare lo shopping. Anche con i suoi amici Kazuki riproduce lo stesso schema che crede domini la vita degli adulti: nessuno scambio di affetti, soltanto legami di potere. Così si avvolge sempre di più su se stesso e confonde la sua vita con quella virtuale dei video - giochi in cui tutto si risolve nel end - game. Il rapporto con il padre precipita. Durante una lite lo uccide e ne nasconde il cadavere. Kazuki perde ogni contatto con la realtà e la sua giovane esistenza va alla deriva. È convinto che "tutte le cose si risolvono consultando i manuali", ma non riesce più a trovare le istruzioni per uscire dall'incubo. Con questo terribile apologo sull'adolescenza Yū Miri sembra vuole mettere in guardia la società contemporanea, non solo quella giapponese, dagli sviluppi imprevisti della tecnologia: la morale e la religione non riescono più a stare al passo. E alla generazione cresciuta nella realtà virtuale, dove il risultato di ogni azione è sempre chiaro e certo, nessuno è più in grado di indicare l'ambigua linea di confine tra il bene e il male.